SULLA PADANIA
Il testo è stato pubblica ieri su La Padania, il giornale del Carroccio: contiene novità ma anche proposte che hanno già suscitato polemiche come la separazione delle carriere dei magistrati e l'abrogazione dell'azione penale. Le Riforme da approvare sono tre: «1 - Senato federale; 2 - Corte costituzionale federale; 3 - Modifica forma di governo: premierato o presidenzialismo». Quanto alle date, sono quelle già indicate da Bossi venerdì sera al comizio di Badia Calavena: prima lettura entro il 2003, seconda lettura entro luglio 2004, terza lettura a settembre 2004, ultima entro dicembre 2004. Il quotidiano dei Lumbard elenca poi sei punti che dovrebbero costituire il «Patto per luglio-dicembre 2003», con un'intervista al ministro Bossi che ne illustra i contenuti. Pensioni - La riforma fa riferimento alla delega del ministro Maroni, basata sugli incentivi. Si escludono l'uso di disincentivi e la chiusura delle finestre. Economia sommersa - Il ministro Maroni presenterà un ddl per istituire un commissario straordinario che possa avvalersi della Guardia di Finanza, dei Nas, degli ispettori del lavoro e dell'Inps. Prostituzione - Accelerare l'approvazione della legge. Giustizia - Eliminazione dei Tribunali per i minori; separazione delle carriere; abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale. Immigrazione - De-tax sperimentale in 4-5 città campione. Agricoltura - No all'abolizione di barriere doganali; rivedere i dati delle quote latte; protezione dei prodotti tipici. Municipalizzate - No alla privatizzazione forzata. Nell'intervista Bossi spiega che per la Lega «non si fa cassa con le pensioni»; l'alternativa «è una lotta decisa e determinata contro il lavoro nero» che, per «oltre il 75%» viene « prodotto da Roma in giù», mentre al Nord, afferma Bossi, «il lavoro nero è al massimo lo straordinario pagato fuori busta».