Mezzogiorno, per gli incentivi un «più ampio mix» di aiuti
Da quando emerge dal Dpef l'esecutivo pensa ad «un più ampio ricorso a mix di aiuti che comprendano interventi sotto forma di mutuo». Infatti, «nell'ambito degli strumenti discrezionali e negoziali - si legge nel documento - la prospettiva dei contratti di programma dipende dall'esito dell'analisi valutativa chiesta dal Cipe al ministero delle Attività Produttive e dai risultati del Progetto Pilota sulla localizzazione. Quanto ai contratti d'area, che vedono un tasso di realizzazione finanziaria assai modesto (29,5% dei circa dei circa 2 milioni di euro stanziati) il processo di valutazione e riordino dovrà estendersi urgentemente anche ad essi». Per quanto riguarda gli strumenti a bando e valutazioni, «essi - si legge ancora nel documento - dovranno essere sottoposti a un riordino che introduca meccanismi di mutuo nelle modalità di incentivazione, dia maggiore certezza alle imprese, preveda un ruolo nuovo delle banche». Nel Mezzogiorno, per il 2003 il Pil si dovrebbe attestare all'1% mentre nel 2005 potrebbe arrivare al 3% nel 2005 per crescere poi gradualmente verso il 4% nella seconda metà del decennio.