di CLAUDIO GUIDI BERLINO — Ormai la cantonata l'ha presa grossa e non c'è verso di porvi rimedio.
E che si tratti non soltanto di un malinteso, ma del tentativo di Schroeder di ritrovare con la sua decisione il consenso popolare perduto, è confermato dal sondaggio che pubblica il settimanale «Der Spiegel». Alla domanda se come tedeschi essi si siano sempre sentiti benvenuti e a casa loro durante le vacanze in Italia, una maggioranza plebiscitaria del 92% risponde affermativamente, mentre solo una striminzitissima minoranza del 5% dice di pensarla in modo contrario. A confermare il fatto che con la sua decisione di restare in Germania il Cancelliere ha preso un grosso granchio, è il quotidiano «Frankfurter Allgemeine Zeitung», che ieri ha titolato: «Quasi nessuno ha imitato la disdetta di Schroeder». Dal punto di vista politico, il Cancelliere è uno che ha sempre navigato a vista, con l'occhio sempre teso e le narici ben aperte per fiutare l'occasione propizia. Fu così che nell'agosto dello scorso anno riuscì a ribaltare la situazione e a farsi eleggere, seppure per un soffio, infilando un paio di stivali di gomma e facendosi fotografare e riprendere dalle telecamere con la camicia sbottonata in mezzo al fango in occasione della disastrosa alluvione del fiume Elba. Un paio di anni prima l'opinione pubblica tedesca aveva assistito per settimane alla telenovela delle cugine ritrovate del Cancelliere, emerse all'improvviso dalle profondità della Germania est, dove avevano vissuto per tutto il dopoguerra ignorando di avere un parente tanto famoso. E all'inizio del suo primo Cancellierato Schroeder non esitava a passare da un talk-show televisivo all'altro e a farsi ritrarre con gli abiti di un famoso stilista italiano. Lo scorso anno ad intrattenere i tedeschi erano state le vicende giudiziarie provocate da una notizia di agenzia, in cui si sosteneva che il Cancelliere si tingeva i capelli. E forse a causa dell'ancora perdurante crollo della sua immagine, iniziato all'indomani delle elezioni dello scorso settembre, a causa delle sue promesse elettorali non mantenute, che Schroeder ha pensato di giocare la carta dell'annullamento della sua vacanza italiana. Senza considerare che i tedeschi sono pronti a rinunciare a tutto, meno che al sospirato soggiorno annuale in «Bella Italia».