La stampa teutonica parla di «pace degli spaghetti»
Adesso manca solo che sui libri di scuola in uso nelle scuole tedesche a fianco della Pace di Westfalia figuri in futuro anche la «Pace degli spaghetti», come non senza enfasi la «Bild» ha definito il ritrovato amore tra i biondi teutonici e quei gran simpaticoni degli italiani, da sempre esempio inarrivabile al di sopra delle Alpi di fascino, stile, simpatia e leggerezza del vivere. Forse per ripagarci dei danni che involontariamente sono derivati all'immagine del nostro Paese dalla decisione del cancelliere Schroeder di rinunciare alla sua vacanza a Pesaro, che molti suoi connazionali hanno voluto vedere come una punizione nei nostri confronti, adesso si assiste dappertutto a manifestazioni di simpatia e ad attestazioni di fraterna amicizia. A dare il la al riaccendersi di questa passione per noi italiani è stata ancora una volta la «Bild», che è addirittura esplosa in un grido di entusiasmo, scrivendo che «adesso siamo tutti italiani» e invitando i propri connazionali a lasciare da parte il barbecue e a precipitarsi al più presto nel più vicino ristorante italiano, perché «oggi inizia la "Spaghetti-Frieden", la pace degli spaghetti». «Noi siamo noi e voi siete voi - scrive ancora il giornale - per questo vi amiamo da tanti, tanti anni, da quando il primo maggiolino ha liberamente strombazzato con il clacson a Rimini. La nostra nostalgia reciproca risale a Goethe, che non è mai stato tanto felice come in Italia, e la nostra anima si chiama Silvio Schroeder. In vino veritas, nel vino c'è la riconciliazione. Salute!». E mentre il grande quotidiano popolare si lancia andare a lodi tanto sperticate, la «Frankfurter Rundschau», molto vicina alle posizioni della SPD, ha riportato una bella e ironica caricatura del cancelliere Schroeder, lasciando chiaramente intendere che con la sua rinuncia a venire in Italia in fondo si è fatto del male da solo. Sotto il titolo «Helden!», eroi, il caricaturista del giornale ha infatti raffigurato un accigliato Schroeder seduto sotto un gazebo, con alle spalle un termometro che indica temperature piuttosto basse, che si appresta a mettere in bocca una forchettata di spaghetti, davanti ad un fiasco di vino e ad un quadro con un paesaggio italiano, mentre dal cielo cadono impietosi tanti tristi goccioloni di pioggia. Salute e buon appetito, Cancelliere.