Regioni, Province e Comuni «virtuosi» potranno assumere Interessate anche le Asl. Revisione degli organici. Saporito: il buon governo potrà continuare
Rispondendo ieri in commissione Bilancio della Camera a un'interrogazione dell'on. Russo Spena (Rc), il sottosegretario alla Funzione Pubblica Learco Saporito (An) ha annunciato che sono alla registrazione della Corte dei Conti, e quindi saranno pubblicati sulla GU «in tempi che debbono ritenersi ormai prossimi», i decreti del Presidente del consiglio che consentiranno a Regioni, Asl, Province e Comuni, che abbiano rispettato il patto di stabilità interno, di assumere personale a tempo indeterminato. Senatore Saporito, coi problemi economici che ci sono gli enti locali potranno assumere? «La possibilità è data dalla Finanziaria di quest'anno approvata nel 2002 ed è nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica fissati. Sottolineo che la possibilità si apre per gli Enti locali "virtuosi", che hanno i bilanci i regola. Così potranno proseguire nel buon governo, e auspico che quanto prima a questo contribuisca anche la definizione del contratto di lavoro del settore». Come siete arrivati allo sblocco? «Abbiamo condotto un lungo e difficile lavoro di coordinamento, anche coi ministeri dell'Interno e dell'Economia, per fissare criteri e limiti. Tutto è contenuto in un accordo fra Governo, Regioni e Autonomie locali in sede di Conferenza Unificata, raggiunto il 19 giugno scorso». Cosa prevede quell'accordo? «Le Regioni nel 2003 potranno assumere personale nel limite del 50% delle cessazioni dal servizio del 2002, decidendo ovviamente nel merito in modo autonomo: tipi di professionalità, collocazioni, servizi da garantire, incidenza delle spese sulle entrate correnti. Hanno anche una limitata possibilità di rivedere gli organici». E le Asl, che hanno un impatto direttissimo sulla qualità dello stato sociale? «Le Regioni possono autorizzare per il 2003 Enti e Aziende del Ssn del loro territorio ad assumere nei limiti del 50% complessivo delle cessazioni dal servizio del personale del ruolo sanitario degli stessi Enti, entro i limiti delle risorse previste dall'accordo governo-Regioni dell'8 agosto 2001. Stato (per quanto di competenza) e Regioni inoltre, sempre sulla base della Finanziaria vigente, possono autorizzare la rideterminazione degli organici di Enti e Aziende del Ssn operanti nelle singole Regioni tenendo conto del personale necessario per erogare i livelli essenziali di assistenza, e fermi restando i posti complessivi al 29 settembre 2002 e i vincoli finanziari». E per Province e Comuni? «Grosso modo, per le Province, c'è la possibilità di assumere nei limiti del 48% o del 50% delle cessazioni dal servizio verificatesi nel 2002 a seconda che abbiano più di 2 milioni di abitanti o fino a quel numero. Per i Comuni che hanno più di 65.000 abitanti, sempre rispetto alle cessazioni del 2002, possono assumere per il 48%, e quelli fino a 65.000 abitanti entro il 50%. Ci sono poi alcuni meccanismi correttivi specifici, ed è previsto il caso di unioni di Comuni e Comunità montane, col limite di spesa corrispondente al 50% delle cessazioni del 2002».