Costituzione Ue con festa, bandiera e inno
Dopo 18 mesi di lavori la Convenzione europea presieduta da Valery Giscard d'Estaing ieri ha chiuso formalmente il suo ciclo di vita approvando la bozza globale di costituzione Ue, che servirà da base da ottobre ai lavori della Conferenza intergovernativa (Cig) di Roma. Lo stesso Giscard, accompagnato dai vicepresidenti Giuliano Amato e Jean Luc Dehaene, la consegnerà ufficialmente a Roma il 18 luglio a Silvio Berlusconi, presidente del consiglio europeo. Spetterà poi alla presidenza italiana pilotare la Conferenza Intergovernativa fra i mille scogli potenziali che potrebbero venire dalle velleità di alcuni paesi - Spagna in testa - di riaprire i compromessi raggiunti nella Convenzione, e cercare di giungere all'adozione formale della prima Costituzione europea entro dicembre. Giuliano Amato ha salutato la «tappa storica nello sviluppo dell'Europa» rappresentata dall'adozione della bozza finale. «La nuova costituzione rafforzerà l'influenza dell'Europa nel mondo e getterà le basi per l'azione politica per almeno una generazione» ha aggiunto. L'adozione definitiva intervenuta ieri aveva soprattutto una valenza simbolica. La parte cruciale della bozza, quella riguardante i nuovi equilibri istituzionali, la creazione di una nuova figura di presidente fisso del consiglio europeo, di un ministro degli esteri dell'Unione, il varo entro il 2009 di una Commissione europea «compatta», era già stata approvata per consenso dopo mille difficoltà il 13 giugno scorso e consegnata da Giscard al vertice Ue di Porto Carras, due settimane fa. Ma la novità cui forse i cittadini europei saranno più sensibili è l'integrazione nel testo, decisa nell'ultima notte, di un articolo sui «simboli» dell'Unione: un modo per dare più visibilità, integrandola nella Costituzione, agli aspetti esterni dell'«anima» europea. L'Unione, prevede la bozza che Giscard consegnerà venerdì 18 a Berlusconi, cosi avrà ufficialmente come inno l'«Inno alla Gioia» della nona sinfonia di Ludwig Van Beethoven, come bandiera quella azzurra «con un cerchio di 12 stelle d'oro» al centro, come moneta l'euro, anche se non tutti i paesi Ue l'hanno ancora adottata. Il 9 maggio inoltre diventa ufficialmente il giorno della «festa dell'Europa». Infine l'Unione, come gli Usa, avrà il suo motto: «Unita nella diversità», adottato per iniziativa di Giscard. Lo stesso presidente ha chiuso i lavori dichiarandosi «orgoglioso» del lavoro compiuto.