IN COMMISSIONE FINANZE
Condoni, al Senato si comincia a votare
Al testo sono stati presentati in questi giorni oltre 150 emendamenti. Ieri si è conclusa, con le repliche, la discussione generale sull'argomento. Questa mattina si terrà una riunione di maggioranza per stabilire la linea da seguire in ordine alla praticabilità degli emendamenti stessi. La commissione, per cominciare l'esame del decreto con con le votazioni, è convocata oggi alle 15 e stasera alle21. Questi, in estrema sintesi, alcuni dei principali emendamenti presentati nei giorni scorsi. Penalità — I senatori chiedono che chi farà il condono fino al 16 ottobre paghi un pò di più rispetto agli altri. Si va dall'1% proposto da Salerno e Balboni (An) al 20% chiesto da Turci (Ds) e De Petris (Verdi). Tombale Iva — Diverse le proposte per alleggerire le aliquote, giudicate troppo gravose dai commercialisti. Rateizzazione — Un emendamento propone di dividere in due rate (una al 16 ottobre, l'altra al 16 dicembre) i versamenti di importo superiore ai 3.000 euro per le persone fisiche e i 6.000 per gli altri soggetti. Scudo-bis — La Lega è contraria al 2,5% per tutti: conseguentemente stop ai rimborsi per chi ha pagato al 4%. Tutela amministratori — Per l'integrativa un emendamento presentato da An estende la non punibilità da coloro che hanno commesso a coloro che hanno concorso a commettere il reato. Ici — Anche il relatore Paolo Franco della Lega chiede di escludere dall'Ici i fabbricati delle cooperative agricole. Sgravi 36% — Grillotti di An chiede l'estensione al 31 dicembre di quest'anno dell'agevolazione che scade il 30 settembre e che riguarda le ristrutturazioni edilizie. Tremonti bis — Porta la firma di molti componenti del gruppo delle Autonomie la nuova detassazione per il reinvestimento degli utili: dovrebbe essere finanziata con una tassa sulle sigarette e sugli alcolici. Agevolazioni gasolio — Lo stesso gruppo chiede sgravi per le tasse sui carburanti. Immobili difesa — Il senatore dell'Udc Maurizio Eufemi ha proposto di inserire parte di quello sugli immobili della Difesa ritirato dal governo alla Camera, con sanatoria per gli sconfinamenti nel demanio. D. T.