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«RIVENDICO: il 2 febbraio 2002 nel manifesto dell'Udc chiedemmo l'introduzione del "proporzionale di governo".

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Francesco D'Onofrio, presidente dei senatori dell'Udc, è soddisfatto della svolta "proporzionalistica" di An. Presidente, qual è la vostra proposta? «Leggo testualmente: "La nostra proposta politica istituzionale si fonda sulla contestualità in ogni sede del sistema elettorale proporzionale, che garantisce al meglio la rappresentatività ideale e culturale, con forme rigorose di garanzia di governabilità e di stabilità che vedano in ciascuna consultazione elettorale il momento delle scelte di rappresentanza e di governo. Di qui la necessità di un equilibrio anche nuovo tra assemblee rappresentative ed organi di governo esecutivo"». L'Udc chiede l'unificazione dei sistemi elettorali? «Esatto, oggi ad ogni elezione si vota con un sistema diverso». Ma perché dire sì al proporzionale? «Perché garantisce il legame con il territorio a svantaggio delle candidature piovute dall'alto. E introducendo il principio "tanti voti, tanti seggi", consente ad una maggiore rappresentanza delle forze in campo». Ma c'è chi dice: indietro non si torna... «Un punto mi sembra acquisito: dobbiamo avere un sistema che garantisce la governabilità. Oggi non lo abbiamo». Chi ci guadagna con il proporzionale? «Chi ha avuto una selezione di classe dirigente sul territorio: Udc, An, Lega, Rifondazione, parte dei Ds e nella Margherita dipende». F. D. O.

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