Udc fuori dalla cabina di regìa Allo studio la soluzione Follini
Un argomento che preoccupa anzitutto il coordinatore dell'organismo: «Nella cabina non c'è nessun ministro dell'Udc - ha detto detto Fini ai suoi - perché loro non hanno ministeri con portafoglio. Ma io riterrei giusto il coinvolgimento, per esempio, del ministro per i Rapporti con il Parlamento, proprio per il suo ruolo nel passaggio dei provvedimenti alle Camere». Ma il nodo resta, irrisolto. Anche se gli ex dc non vogliono continuare la verifica all'infinito e invitano la Lega a fare presto: «Venga conclusa - dice il segretario del partito MArco Follini -, non deve diventare un tormentone o un gioco per l'estate. Non possiamo neanche passare tutto il nostro tempo a occuparci dei malumori della Lega. Noi vogliamo il pluralismo, la collegialità e la condivisione delle responsabilità». Sugli aspetti economici, Follini ribadisce che «la ripresa del Paese deve passare attraverso la ripresa del Mezzogiorno» e che «il Governo deve riprendere l'attività, sospendere le ostilità e proseguire nell'attuazione del programma concordato». «Tremonti è bravissimo, ma neanche Pelè da solo fa squadra», aggiunge il ministro Rocco Buttiglione, che dell'Udc è il presidente. «Bisogna creare le condizioni - aggiunge Buttiglione - perché la squadra funzioni al meglio. Questo è il senso della cabina di regia». Ad una domanda dei cronisti che gli hanno ricordato come secondo il segretario del Ds Fassino l'operazione sia in realtà di facciata, Buttiglione risponde: «Che cosa vuole che dica: che è un fatto fondamentale che rafforza l'alleanza, le ridà coesione e quindi mette in evidenza le divisioni della sinistra e la sua incapacità di fornire un'alternativa di governo?». I centristi della maggioranza decideranno quale posizione prendere sul documento di proposta fatto da Berlusconi già domani, anche se l'orientamento appare positivo. Nelle fila della Cdl, tuttavia, circolano più voci che da parte loro possa arrivare una richiesta di rimpasto, chiara ed esplicita, alla fine del semestre europeo, nel 2004.