PER Berlino, dopo le parole di rincrescimento espresse giovedì da Silvio Berlusconi in una telefonata ...
Il portavoce governativo, dopo l'ultima parola detta dal cancelliere, ha messo ieri una pietra sulla vicenda salvo poi, ieri sera, reagire alle puntualizzazioni fatte poco prima a Roma da Berlusconi: «Spero molto che qualcuno vicino al premier Berlusconi gli dia un buon consiglio», ha commentato il portavoce del governo federale, Bela Anda. Alla consueta conferenza stampa del governo di fine settimana, Anda, ieri mattina, aveva sottolineato che per il governo tedesco il caso è chiuso e si era rifiutato di disquisire sui distinguo semantici fra i termini «rincrescimento» e «scuse». Giovedì, in brevi dichiarazioni alla stampa dopo la telefonata con Berlusconi, il cancelliere aveva detto che il premier gli aveva espresso «rincrescimento per la scelta del concetto e il paragone» da lui fatti nei confronti del deputato Spd Martin Schulz (intervenendo al parlamento europeo, Berlusconi, reagendo alle pesanti critiche del parlamentare socialdemocratico tedesco, gli aveva proposto, per scherzo, un ruolo di kapò in un film sui campi di concentramento nazisti). Il rincrescimento formulato da Berlusconi è stato da tutti interpretato come scuse, «tutto il resto sono considerazioni semantiche», ha tagliato corto stamane Anda. «Per il cancelliere e il governo tedesco il caso è chiuso», la «faccenda è chiarita», ha ribadito. Dello stesso tenore anche le assicurazioni del portavoce del ministero degli esteri Walter Lindner che, come Anda, alla stessa conferenza stampa del governo, ha sottolineato stamane l'interesse della Germania a che i «sei mesi di presidenza italiana dell'Ue siano un successo». ieri sera poi, in risposta alla precisazione del premier di non essersi scusato per il caso Schulz con Schroeder, la nuova reazione del portavoce governativo. Se da una parte, come non fanno che ripetere cancelliere e ministri nonché tutti i portavoce, la Germania ha interesse a un successo della presidenza italiana dell'Ue, e promette che si impegnerà a contribuire a questo successo, dall'altra la stampa non demorde. Anche ieri il caso Berlusconi-Schulz ha tenuto banco su tutti i media tedeschi. Con articoli, commenti, foto, vignette e interviste, i giornali hanno continuato a insistere sulla storia con toni generalmente critici sul premier. L'interessato Schulz, peraltro, ha fatto sapere ieri di non essere soddisfatto delle dichiarazioni telefoniche di Berlusconi a Schroeder e di aspettarsi che egli presenti le sue scuse davanti al parlamento europeo. Per il commissario all'allargamento Guenter Verheugen le frasi del premier italiano nuocciono all'Ue. «Nuoce alla presidenza europea dal primo giorno e nuoce quindi all'Europa», ha dichiarato alla Berliner Zeitung.