«Niente scuse, io ho ricevuto offese gravi»
Ho solo detto di sentirmi offeso per le accuse a me e al mio Paese». Silvio Berlusconi torna sulla vicenda di Strasburgo nella conferenza stampa dopo l'incontro con Romano Prodi alla Farnesina, chiarendo quale è stato il tono della telefonata con il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. «Ho anche aggiunto che se qualcuno aveva interpretato una battuta ironica come lesione al sentimento di un Paese, me ne dispiacevo. Ma non ho fatto scuse, ho solo precisato il mio rammarico». Berlusconi ha spiegato anche che «per quel che riguarda il Parlamento europeo la situazione è analoga. Io ho ricevuto offese gravi, sono intervenuto anche con dolcezza ed ho ringraziato il presidente del gruppo del Pse e poi ho fatto un passaggio rivolto ai modi e al tono del deputato tedesco che mi aveva ricordato un Schulz della serie tv "Gli eroi di Hogan", dove c'era uno Schulz che era un bonaccione cui ne combinavano di tutti i colori». Berlusconi ha chiarito anche che «al Parlamento ho espresso rispetto. Ho solo ribattuto, come penso fosse mio dovere quando mi è stato impedito di parlare. La mia è stata una battuta che ha avuto una funzione di contrappeso. Io penso che quando si ha un ospite a lui ci si debba rivolgere in un certo modo. Non si può avere il diritto ad offendere e non riconoscere all'altra parte analoghi diritti». Infine, il presidente del Consiglio ha spiegato che nello scambio di battute con Schulz «ho ritenuto di essere in sintonia all'atmosfera festosa che avevano creato i parlamentari tedeschi. Mi dispiace se ho offeso qualcuno». Il tradizionale incontro del presidente di turno dell'Ue con i membri della Commissione europea è andato bene. «Ci siamo a lungo soffermati sul punto nodale della Costituzione europea sulla quale è stata impostata una collaborazione molto stretta in una atmosfera di cordialità», ha osservato Prodi al termine dei lavori svoltisi a villa Madama. Immediato il «ringraziamento profondo e di cuore» che Berlusconi ha indirizzato a Prodi «per il lavoro svolto e i suggerimenti dati per l'avvio di questo semestre». Quanto al fatto che l'attenzione dei media è stata nuovamente monopolizzata dal ritorno di fiamma del caso Schulz, con la puntualizzazione fatta da Berlusconi in piena conferenza stampa, nessun commento da parte di Prodi che, come a Strasburgo, ha tenuto letteralmente la bocca serrata su questo. Il presidente del Consiglio ha peraltro mantenuto toni distesi rispetto all'Europarlamento dove Socialisti, Verdi e Comunisti, mostrano ancora irritazione per le sue parole. Berlusconi ha anche ricordato al presidente Cox, che gli ha formalmente chiesto di tornare a Strasburgo per delle scuse ufficiali, che proprio l'Italia «per la prima volta» ha invitato il presidente dell'Europarlamento a partecipare ai lavori della Conferenza Intergovernativa che si aprirà a Roma a settembre. «Ho anche detto che avrei ritenuto importante la presenza di un rappresentante del Parlamento europeo ai vari incontri europei perchè ho un grande rispetto per il Parlamento europeo», ha aggiunto. Tornando ai lavori tra i membri della Commissione e la presidenza italiana, Berlusconi ha potuto incassare la convergenza e la «sintonia» dell'Esecutivo su diversi punti importanti: primo fra tutti la necessità di non stravolgere in sede di Conferenza Intergovernativa il testo di riforma istituzionale della Ue faticosamente raggiunto dalla Convenzione e poter quindi raggiungere la firma del nuovo Trattato il più presto possibile. Quindi, «sintonia» sulla necessità di riavviare il dialogo euro-atlantico, unica strada per vivere «nel mondo della globalizzazione». In questo contesto ieri Berlusconi ha annunciato che sarà negli Stati Uniti il 21 e 22 luglio per incontrare il presidente Bush. Ultimo ma non meno importante tema, la crescita dell'economia. Prodi e Berlusconi si sono trovati d'accordo sull'urgenza di adottare misure di stimolo anche attraverso finanziamenti pubblici e privati di «grandi infrastrutture» europee.