Europa, si avvia la presidenza italiana
Contro il premier italiano da giorni è in corso un fuoco di sbarramento da parte della stampa di sinistra di più Paesi, attacchi che Berlusconi ha già chiaramente detto di ritenere politicamente orchestrati. E, sempre oggi, su vari quotidiani in Europa e sul Foglio in Italia, compare un articolo del presidente del Consiglio nel quale, premesso che «la rispettabilità non è un nostro problema, perché ne abbondiamo e, detto con cortesia, nessuno è in grado di dare lezioni di moralità al governo eletto degli italiani», si legge che «la dignità e la piena rappresentatività del governo italiano nella sua funzione europea è fuori discussione per tutte le persone serie e imparziali nel loro giudizio, cioè per la maggioranza degli osservatori e degli attori della politica europea». Ad attenersi ai fatti, peraltro, ha esortato il ministro degli Esteri Frattini che ieri in una conferenza stampa alla Farnesina ha illustrato i criteri ai quali sarà informata l'azione della presidenza italiana il cui successo, ha sottolineato, non sarà un successo di qualcuno o di un governo, ma dell'Italia e dell'Europa. Comunque, oggi in aula a Strasburgo, date le premesse sulla stampa estera indirizzata a sinistra, non si esclude, invece che una manifestazione di unità, uno spettacolo di faziosità politica perché oltre ai normali interventi critici delle sinistre e del centrosinistra, i verdi hanno già preparato cartelli con la scritta «la legge è uguale per tutti» e alcuni eurodeputati fra cui uno del Pdci avrebbero l'intenzione di uscire dall'aula. A Berlusconi andrà invece l'appoggio del Ppe, la prima «famiglia» politica dell'Ue e, si prevede, dell'eurodestra della quale fa parte anche An. Intanto, il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, ha chiesto ai politici italiani a «lasciare in Italia queste polemiche che ci dividono» e a lavorare insieme per un successo della presidenza europea «che sarà certamente il successo di tutti noi italiani». In Parlamento però ieri sia alla Camera e al Senato, le fazioni sono rimaste l'una contro l'altra armate, anche sull'onda delle polemiche aizzate dall'estero. La maggioranza è rimasta sulle proprie posizioni, e l'opposizione pure. Ieri a Roma in una conferenza stampa, il titolare della Farnesina ha spiegato i «pilastri» sui quali si fonderà il semestre italiano. Frattini ha detto che la prima priorità sarà l'accompagnamento del percorso costituente, in modo da arrivare per le elezioni del 2004 con il nuovo Trattato già firmato. Riuscire a fare questo, e farlo a Roma, ha sottolineato ha certo un alto valore simbolico ma lo ha soprattutto sostanziale: altrimenti i cittadini europei andranno alle urne senza un quadro costituzionale e in un contesto poco trasparente. La seconda priorità è la competitività per lo sviluppo, per il lavoro, per un welfare che sia serio e non assistenzialista e che non realizzi tagli ai danni dei più deboli. Inoltre e-government, cultura, ricerca dei finanziamenti per le grandi reti infrastrutturali europee che dovranno contribuire a risollevare le aree periferiche e depresse. Altra priorità è la riunificazione europea, che deve portare i nuovi membri a diventare partner a tutti gli affetti. Un'Europa senza Polonia o senza Ungheria, ha detto a mo' di esempio, non è immaginabile. Il titolare della Farnesina ha quindi sottolineato che molti Paesi, da poco usciti dalle tirannia dei regimi comunisti, vanno condotti a considerare l'Europa un'opportunità e non una limitazione delle libertà appena riconquistate. Va poi riannodato il dialogo transatlantico tenendo conto che la priorità della lotta al terrorismo, da tutti condivisa, non può non tenere conto del fatto che con gli Stati Uniti si è molto più forti. Ancora, va perseguito l'allargamento, che dovrebbe vedere Bulgaria e Romania entrare nel 2007; inoltre, seguire con attenzione la Turchia nella sua vocazione europea. Infine, politica dinamica con i nuov