Immunità, il Cinese vuole il referendum
Fausto Bertinotti chiede di accelerare per costruire l'alleanza tra centrosinistra e Rifondazione, alternativa di governo a Berlusconi. Nella riunione del comitato politico del Prc spiega però che, occorre rivolgersi non solo ai partiti, «ma anche alle forze sindacali, ai movimenti per la pace e a quello di critica alla globalizzazione». Secondo Bertinotti l'opposizione deve «partire da una critica radicale ai provvedimenti del governo in materia sociale, che è la questione assolutamente fondamentale». La richiesta di stringere i tempi per allargare la coalizione di opposizione trova terreno fertile nell'Ulivo. L'altro giorno, nell'assemblea della Margherita, il coordinatore Dario Franceschini aveva sollecitato un confronto immediato sui temi concreti, prendendo per buone le parole di Bertinotti, quando dice che la desistenza non basta più e che serve lavorare sui programmi. Anche il segretario dei Ds Piero Fassino pensa che bisogna discutere con Rifondazione di un programma di governo, di una «intesa per il governo dell'Italia. Anche Francesco Rutelli va all'attacco del governo sull'economia, nel convegno su «Nuova borghesia e idea liberale», organizzato dalla Margherita per aprire un dialogo con imprenditori e mondo delle professioni. «Se non c'è un euro da investire, sarebbe meglio, anzichè diminuire le tasse, dare più soldi in busta paga ai dipendenti, e far spendere meno alle imprese in oneri sociali». Antonio Di Pietro, intanto, ha scritto una lettera ai leader dell'Ulivo, nella quale, denunciando ritardi nel portare avanti il progetto di allargare la coalizione al Prc e all'Italia dei valori, chiede un'assemblea per discuterne. Sergio Cofferati, poi, fa sapere di essere favorevole al referendum popolare (già presentato da Verdi, Pdci e Di Pietro), per abrogare la legge sull'immunità, perchè il «lodo» altera il rapporto tra i cittadini e la legge. M.M.