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E anche Bertinotti torna ad assumere

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Se c'è un dato confortante del governo di Silvio Berlusconi, è che in Italia si è tornato ad assumere. E a dirlo questa volta non è l'Istat, ma il bilancio di Rifondazione comunista. Il partito di Fausto Bertinotti può vantare anche grazie alle nuove norme sul lavoro flessibile una ripresa occupazionale record (+33%): 8 part time, un contratto a tempo determinato, tre co.co.co e 53 dipendenti a tempo indeterminato (fra cui un autista e sei quadri). E dato che i conti del partito vanno bene (grazie alle tasse pagate degli italiani), per i dipendenti di Rifondazione sta per arrivare anche un aumento di stipendio. Nella sua relazione di accompagnamento al bilancio il tesoriere Francesco Bonato annuncia trionfante: «nel 2003 si prevede un aumento delle spese del personale, dovuto principalmente all'adeguamento delle retribuzioni minime ritenute troppo basse». Gli utili di bilancio di Rifondazione hanno poi consentito a Bertinotti di «consolidare ulteriormente il patrimonio immobiliare che nel corso degli anni è cresciuto notevolmente». Se Bertinotti ride, lo stesso Silvio Berlusconi non piange. Visto che Forza Italia è tornata in attivo, potrà diminuire la propria esposizione personale nei confronti del partito da lui fondato. E per gli azzurri anche il 2003 si presenta buono: «avrà come obiettivo il conseguimento di un tendenziale equilibrio economico, mentre per raggiungere l'equilibrio patrimoniale si valuta necessario un arco di tempo presumibilmente compreso entro i cinque anni». Per il momento scendono gli oneri finanziari e già il secondo semestre 2003 «consentirà di apprezzare la riduzione già ottenuta dei tassi passivi applicati dal sistema bancario, nela consapevolezza che gli interessi graveranno sul nostro Movimento in misura comuqnue consistente». Anche in casa di Piero Fassino, e cioè nelle fila Ds, le nuove regole sul lavoro del governo Berlusconi hanno portato novità. In un anno l'occupazione complessiva è passata da 173 a 182 unità, privilegiando però la flessibilità. Passano infatti da 62 a 59 (-4,8%) i funzionari politici, mentre salgono da 24 a 36 i co.co.co. (+50%). Invariato (87) il numero degli «impiegati tecnici». Fra le novità, la decisione di liquidare la Beta immobiliare, ilo braccio operativo del partito nel mattone, per cui è stato definito «un piano di ristrutturazione delle sue esposizioni, elaborato con l'assistenza di professionisti ed esperti. Riteniamo che nel corso del 2003 il piano elaborato potrà essere concluso positivamente».

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