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Gasparri: nuova legge in linea con l'antitrust

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25, che collega strettamente le questioni dell'introduzione della tv digitale ai tetti antitrust inserendo precisi controlli da parte dell'Autorità delle comunicazioni, è una formulazione «molto valida perchè collega i tetti Antitrust ad una effettiva realizzazione di un numero di reti e all'accessibilità dei decoder». Il ministro delle Comunicazioni Gasparri commenta così il ddl che porta il suo nome ora all'esame del Senato. E lo fa all'interno della tavola rotonda di Spoleto, alla presenza di alcuni produttori televisivi come Sergio Silva e Marco Bassetti e della stessa Rai, rappresentata da Pierluigi Malesani, direttore delle Relazioni Istituzionali, il quale ha sottolineato che «la Rai tra gli altri suoi compiti da servizio pubblico avrà anche quello di "formare" gli italiani al digitale». «Credo che ci sia la possibilità di realizzare le infrastrutture e la copertura previste per la Tv digitale dall'emendamento Grillo entro la fine del 2003 -spiega nel corso del dibattito Gasparri- c'è sicuramente la necessità di accelerare sul digitale. Se ci sarà la legge è chiaro che arriveranno anche gli investimenti. Se manca la normativa, invece, tutto è più difficile». Il ministro delle Comunicazioni, infine, non esclude la possibilità di nuovi incentivi per l'acquisto del decoder da parte dell'utente: «Non abbiamo mai detto che li avremmo destinati anche agli operatori - continua Gasparri - certo potrebbero essere più sostanziosi. Ci potrà essere quindi la necessità di altri incentivi, altre risorse». E in riferimento all'Antrust il ministro ha poi detto che la decisione dell'Autorità delle comunicazioni di inviare un richiamo formale a Rai, Rti e Publitalia (Mediaset) a causa del superamento dei tetti delle risorse per il sistema terrestre nel triennio 1998-2000, è «in linea con le previsioni della vigilia e quindi un'analisi che fotografa la situazione in atto».

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