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Annunziata: Mediaset come TeleNorba L'Osservatore critica i palinsesti Rai

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Il presidente Annunziata critica lo schieramento Mediaset nel corso della guerra in Iraq (definendolo da TeleNorba) e i giornalisti Mediaset insorgono contro di lei. Il conduttore del Tg1 Giorgino apprende solo ai giornali di venir considerato «sotto inchiesta» dall'azienda per le sue dichiarazioni e lancia il suo allarme affermando che in Rai «la libertà di espressione non è uguale per tutti», questo mentre le Camere penali esprimono solidarietà nei suoi confronti. È invece compito del direttore generale Cattaneo in serata replicare al duro attacco dell'Osservatore Romano, che ieri mattina ha bocciato i palinsesti autunnali della Rai, criticando l'attenzione esclusiva all'Auditel e ai costi: «L'Osservatore Romano fa molta confusione - afferma la nota - sulla programmazione della Rai. I palinsesti Rai sono stati studiati per poter offrire ad ogni ora scelte diverse. L'obbiettivo, per il quale si sta lavorando molto seriamente - prosegue la Rai - è di riuscire a coniugare ascolti e qualità. Non è facile e richiede un impegno costante, ma prima di criticare - conclude viale Mazzini - lasciateci tentare». Lasciateci lavorare, è l'appello del dg, che oggi sicuramente dovrà prendere in esame la disponibilità di Giuliano Ferrara a condurre un programma in coppia con Santoro. «Ho risposto alla Rai che potrei farlo per sole cinque puntate con una deroga dal mio attuale editore» dice Ferrara dell'idea rilanciata dal consigliere Veneziani. Le polemiche però cominciano al mattino, innescate da Lucia Annunziata che nel corso dell'incontro con gli inviati Rai in Iraq, si fa prendere dall'entusiasmo di scuderia e lancia una bordata alla concorrenza sulla copertura della guerra: «Si vede che la Rai è una grande realtà internazionale mentre Mediaset è poco più di Telenorba». Poi il presidente rincara la dose affermando che la sera dello scoop della Botteri, su Canale 5 mandarono in onda un film, anche un po' osè. Le reazioni sono a catena. Il direttore di TeleNorba Magistà sentenzia: «A livello di informazione locale la Rai è poco meno di Telenorba». Della gaffe si indignano Sposini, condirettore del Tg5 che giudica «scorretta» l'Annunziata, Giordano di Studio Aperto e Fede del Tg4 che difende il lavoro dei suoi inviati. Anche il caso Giorgino a quanto pare è stato innescato dal presidente che in CdA ha portato le dichiarazioni del giornalista del Tg1 riguardanti i rapporti tra giustizia e informazione. Giorgino che non sapeva di essere al centro di una verifica del CdA è furibondo: «Sono sconcertato, quelle dichiarazioni le ho fatte durante un convegno organizzato dall'Unione delle Camere penali». Il consiglio, infatti, avrebbe chiesto al dg di appurare se esistano gli estremi per un provvedimento disciplinare contro l'anchorman. Solidarietà da parte dell'Unione delle camere Penali è stata espressa a Giorgino, che amareggiato ammette: «Se secondo l'azienda ho sbagliato, pagherò. Ma la libertà di opinione in Rai non può essere come un elastico». Nel faccia a faccia con Petruccioli il ministro Gasparri ha difeso la sua legge contro gli attacchi della sinistra: «Non è una legge per salvare Retequattro. Noi non guardiano al soggetto, ma al sistema». E critica l'emendamento del presidente della Vigilanza Petruccioli, che ipotizza tra le altre cose che Mediaset possa rimanere con 3 reti per altri 18 mesi. Giu.Cer.

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