L'EMENDAMENTO DI BOREA (UDC)

Il testo già approvato dalla Camera prevede invece che per accedere all'indultino il detenuto debba aver scontato almeno un quarto della pena. La «pena residua» sottoposta a sospensione condizionale è per la norma approvata a Montecitorio di tre anni. L'emendamento approvato dall'Assemblea dei senatori prevede che le norme dell'indultino siano applicate «a regime». Tuttavia ciascun detenuto potrà beneficiarne una sola volta nella vita. Il testo licenziato dalla Camera dispone invece che la norma sia applicata «una tantum». Il testo dell'emendamento approvato ieri sera a palazzo Madama comporta che tutti i detenuti per i quali scattino i requisiti dell'indultino potranno fruire dei benefici senza limiti di tempo, anche tra vent'anni. In pratica si tratta di una riduzione della pena. Il relatore Leonzio Borea ha detto ai giornalisti che è stato raggiunto un accordo nella maggioranza sull'emendamento approvato stasera: An voterà l'indultino nel suo complesso, ma la Lega Nord si asterrà dalla votazione senza però ostacolare l'approvazione del testo. La seduta del Senato è stata sospesa. L'esame dell'indultino riprenderà domani mattina. L'indultino, una volta approvato dal Senato dovrà ovviamente tornare alla Camera per una nuova lettura.