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«Con la verifica la maggioranza sarà più forte» Bondi (FI): ad Arcore è stata ritrovata la ragione dell'unità, fare le riforme per cambiare l'Italia

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Tutti gli esponenti della Casa delle libertà lo escludono con forza, anche se la Lega continua a fare la voce grossa soprattutto sull'immigrazione clandestina. Ad Arcore, ha assicurato il portavoce di Forza Italia, Sandro Bondi, Berlusconi e Bossi hanno ritrovato «le ragioni di fondo di questa alleanza, che risiedono nella necessità di fare le riforme per cambiare l'Italia». Ogni volta che nella maggioranza, ha affermato ancora Bondi, si apre un confronto «si ritrovano le ragioni di unità». Dopo il colloquio con Bossi, Berlusconi incontrerà gli altri alleati e poi ci sarà la verifica da cui - ha assicurato il portavoce di Forza Italia - «la compagine di governo uscirà rafforzata». Prima della verifica, intanto, e cioè domani, il presidente del consiglio si presentera in Parlamento per illustrare le linee guida di politica estera del governo in vista del semestre di presidenza dell'Ue. Ci sarà un dibattito che si concluderà con un voto sulle risoluzioni di indirizzo: al Senato si voterà probabilmente giovedì sera, alla Camera invece martedì prossimo. Nella maggioranza c'è quindi molto ottimismo sull'esito della verifica. Lo ha confermato lo stesso Bossi per il quale il governo «adesso è a posto», anche se ci sono delle «questioni» su riforme ed immigrati. Il leader della Lega insiste però che per quanto riguarda i clandestini il governo deve essere più deciso nell'impedire gli sbarchi. E poi è indispensabile nominare un commissario all'immigrazione. Per la Lega dovrebbe essere un militare di polso. «I nomi lasciamoli fare a Berlusconi», dice Bossi. Quanto al ministro dell'Interno Pisanu, il Senatur getta acqua sul fuoco delle polemiche. «C'è chi ha chiesto le dimissioni - fa presente - e c'è anche chi, come me, tenta di ricucire». Nella Lega cioè ci sono diverse anime: per il responsabile esteri Cesare Rizzi «non ci sarà nessuna crisi». Ma Mario Borghezio avverte: «se non fa il suo dovere il governo rischia». In vista della verifica, intanto, la Lega alla Camera ha ottenuto una prima vittoria: è stata accolta la sua richiesta di rinviare dall'aula alla commissione il ddl del governo sulla libertà religiosa. Non è il caso di fare queste leggi, dicono i leghisti, mentre viene arrestato per terrorismo l'imam della Moschea di Gallarate. Se la Lega insiste sull'immigrazione, l'Udc ed An sono decisi a mettere al centro della verifica la politica economica del governo. L'esito della verifica, ha ribadito il portavoce di An Mario Landolfi, si apprezzerà nel Dpef. An chiede anche maggiore collegialità nel governo nelle decisioni di politica economica. Il capogruppo dell'Udc alla Camera, Luca Volontè, avverte: il salto di qualità nel governo per quanto riguarda la politica economica può partire proprio dal prossimo Dpef. Il documento economico del governo sarà intanto presentato con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza del 30 giugno. Ma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, nega che il ritardo sia legato alla verifica prevista per i prossimi giorni.

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