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Sanità ed Enti locali in piazza per i contratti

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I sindacati confermano lo sciopero e la manifestazione organizzata per il 27 giugno a Roma e chiedono che il Governo dia risposte e anche in fretta. Altrimenti, dicono, le iniziative si faranno «più pesanti». «Siamo di fronte ad un silenzio grave e irresponsabile del Governo», ha detto il segretario generale della Fp-Cgil, Laimer Armuzzi, sottolineando che lo sciopero è «inevitabile». Le trattative per i contratti di Enti locali e Sanità «non sono ancora partite. Noi chiediamo - ha spiegato - che venga aperto il tavolo delle trattative, che vengano messe a disposizione le risorse necessarie indicate nell'intesa di febbraio 2002 sui rinnovi contrattuali, appunto, e che la stessa trattativa si concluda in fretta, altrimenti - ha avvertito - metteremo in campo iniziative di lotta molto più pesanti. Se non arriverà la risposta del Governo, dopo lo sciopero di venerdì - ha concluso Armuzzi - la situazione si inasprirà e a pagarne le conseguenze saranno lavoratori e cittadini». La situazione è «grave» e «scandalosa» anche secondo Rino Tarelli, segretario generale della Fps-Cisl, che si augura di dar vita, venerdì prossimo, alla «più grande manifestazione degli ultimi anni. È la prima volta - ha aggiunto - che arriviamo al quarto sciopero nazionale per aprire un tavolo contrattuale. Il ministro Tremonti e il Governo continuano a far finta di niente e a non rispettare le regole e i diritti», ha proseguito riferendosi all'intesa di febbraio 2002. Oltre a Sanità e Enti locali, il rinnovo del contratto riguarda altri comparti del pubblico impiego, tra cui Università e ricerca, Agenzie fiscali e Presidenza del consiglio, in totale circa un milione e mezzo di lavoratori. Anche secondo il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, si tratterà di uno sciopero «riuscitissimo».

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