Cattaneo smentisce Annunziata Niente rischi per gli Europei di calcio
Per alcuni quindi l'evento sportivo rischia di non essere visto in Italia. La presidente della Rai, Lucia Annunziata, ha confermato gli impegni già assunti e ha ribadito che porterà all'attenzione del CdA la questione, di cui ha già parlato anche con il direttore generale Flavio Cattaneo. Ma i timori della presidente e dell'Ebu, vengono smentiti categoricamente dal direttore generale Cattaneo. «Non c'è nessun rischio per la trasmissione degli Europei di calcio del 2004 nè di un'uscita della Rai dall'Ebu, l'Unione delle tv pubbliche europee». Sottolinea la nota aziendale che interpreta la volontà di Cattaneo. È necessario precisare prima di tutto - sostiene la Rai - che le perplessità sul costo eccessivo erano già state manifestate da alcuni consiglieri e dalle strutture aziendali al momento dell'accordo (pare che l'allora consigliere Ds Balassone avese votato contro nel corso della presidenza Zaccaria n.d.r.). La spesa andava infatti ad incidere negativamente sui bilanci futuri e non poteva essere compensata da altri rientri. Sulla base di queste valutazioni il successivo CdA (presieduto da Antonio Baldassarre) all'unanimità - prosegue l'azienda - aveva chiesto all'EBU, su proposta dell'allora Direttore Generale Agostino Saccà, la rinegoziazione dei diritti, giudicando la cifra troppo alta e fuori mercato. E questa decisione della Rai era stata condivisa dalle altre grandi tv europee nel vertice dello scorso anno a Napoli. A fronte di difficoltà nel riaprire la trattativa con esiti soddisfacenti, l'attuale direttore generale Flavio Cattaneo ha proposto all'EBU di legare ai diritti del 2004 la negoziazione di quelli degli Europei del 2008. Questa posizione, espressa anche nell'incontro informale di Venezia tra le maggiori tv pubbliche europee, non ha registrato posizioni diverse o controindicazioni. Nella riunione - sottolinea l'azienda di Viale Mazzini - non ci sono stati toni accesi e non c'è alcuna ipotesi di uscita della RAI dall'Ebu. Non c'è dunque alcun rischio per la trasmissione delle 31 partite dei prossimi Europei di Calcio, che costeranno oltre 2 milioni di euro ciascuna e che potrebbero vedere l'Italia protagonista di 6 incontri al massimo per i quali ci potrebbero essere ritorni pubblicitari significativi, ma non tali da coprire la spesa. Cattaneo infine ha anche ipotizzato un'eventuale verifica internazionale sul perché i costi si siano triplicati. «Non capisco - ha dichiarato invece l'Annunziata - perchè la reputazione della Rai e la sua presenza nell'organizzazione europea dell'Ebu deve essere un problema che sta a cuore solo a me e non al resto dell'azienda. La presenza della Rai in Europa - ha aggiunto - dovrebbe essere una priorità del Paese anche e soprattutto alla vigilia della presidenza italiana di turno dell'Unione europea».