An avverte che senza collegialità sul tema sarà difficile concordare su Dpef e finanziaria
La pressione della Lega su Pisanu e la linea sull'immigrazione considerate dagli alleati come «una scusa» in vista del confronto Economia, scontro nella maggioranza
È soprattutto An, in vista della verifica di maggioranza, a insistere sui temi dello sviluppo economico, per governare il quale, sottolineano a Via della Scrofa, serve collegialità. «Il buon esito della verifica politica nella maggioranza è strettamente collegato all'effettivo grado di collegialità che l'esecutivo saprà darsi in materia economica» dice infatti il portavoce di An, Mario Landolfi, che puntualizza: «Non si tratta di un problema, ma del problema più importante e urgente senza la soluzione del quale sarebbe per noi difficile approvare un Dpef e una finanziaria in grado di stabilire priorità di intervento per rilanciare l'azione del governo». Il capogruppo alla Camera La Russa dice che è «necessario fare prima la verifica nella maggioranza, e solo dopo un dibattito in Parlamento, non solo sull'immigrazione ma sull'attività della seconda fase del governo e sulla situazione complessiva del Paese», e il viceministro Adolfo Urso osserva: An, ricorda il vice ministro, «ha chiesto per prima una verifica dell'azione di governo concentrata sulle tematiche sociali, economiche e produttive». E il sottosegretario alla funzione pubblica Learco Saporito aggiunge che nella verifica An «non chiederà posti né di spostare ministeri. C'è bisogno di maggiore collegialità nello stabilire le priorità degli obiettivi da raggiungere». Quanto all'azione della Lega sull'immigrazione, secondo Saporito «è esagerata» e anzi «è una scusa in vista della verifica». In Forza Italia, il ministro per le Attività produttive Antonio Marzano dice che la verifica di venerdì prossimo «non è contro qualcuno», ma che dal suo punto di vista «una priorità importante è la competitività. I problemi della competività richiedono - aggiunge - una gestione collegiale dei provvedimenti». Il ministro per gli affari regionali la Loggia dice che i termini verifica e rimpasto, riferiti all'attuale momento politico, «sono "parolacce"», poi spiega che «si deve anche fare una scala di priorità e in rapporto alle disponibilità economiche prendere la rincorsa, come dice il presidente Berlusconi, per completare al meglio la legislatura». «In questi termini, - aggiunge - trovo sia estremamente positivo che ci si incontri e che si faccia questo punto della situazione, questo tagliando dell'attività di governo». Anche l'Udc mette bene in chiaro la propria posizione. Buttiglione osserva che Pisanu «è un eccellente ministro» e che al suo ministero «non si danno i denari per onorare gli impegni assunti con i contratti del pubblico impiego»; il vicesegretario, Sergio D'Antoni, ribadisce che la crescita economica «è la nostra priorità» e quindi «sapremo porre la questione nella verifica e successivamente in tutta l'azione di governo». IL capogruppo alla Camera, Volonté, dal canto suo ribadisce che per la verifica «abbiamo indicato la nostra priorità da inserire collegialmente nell'agenda del Dpef e della Finanziaria: famiglia e natalità, scuola, ricerca e Sud». D. T.