UN RAPPORTO DI ANKARA
Il primo barcone giunto dalla Turchia
Secondo un rapporto del ministero dell'Interno turco diffuso solo giovedì scorso, e reso noto ieri, nessuna nave di immigranti clandestini a bordo era potuta partire finora dalla Turchia verso l'Italia o altro paese europeo. Sempre quest'anno quattro navi sono state fermate mentre si apprestavano a salpare dalle coste turche con 788 clandestini e 12 trafficanti sono stati arrestati. Secondo lo stesso rapporto, grazie agli sforzi ed alla determinazione delle forze turche di sicurezza, la rotta degli immigranti che passava dalla Turchia, sembra essersi orientata verso una rotta marittima più meridionale (Iraq-Siria-Libano) e verso rotte terrestri più settentrionali (Iran-Caucaso-Ucraina-Centro Europa; o Russia-Polonia-Centroeuropa; o Balcani-Bosnia-Italia-Germania). Nell'ultimo periodo - secondo il ministero dell'Interno turco - la maggior parte delle navi che si dirigono in Italia e in Francia provengono o dai Paesi africani o da Sri Lanka ed India, queste ultime passando per il Canale di Suez e dirigendosi anche in Grecia. Le rotte terrestri settentrionali - secondo lo stesso ministero - sono meno spettacolari e più discrete di quelle marittime, dato che gli sbarchi vengono coperti ed enfatizzati sempre dalle televisioni, ma probabilmente quelle terrestri sono rotte molto più consistente in termini di flussi migratorii. Nel 2000 furono nove le navi a salpare dalla Turchia verso l'Italia, ma 17 vennero fermate dalle forze dell'ordine turche prima della partenza. Nel 2001 furono fermate 17 navi. Nel solo 2002 ben 70 imbarcazioni di vario livello sono state fermate prima di salpare dalla Turchia dirette in Italia o in Grecia, e solo 2 riuscirono a farlo. Tra il 1995 e il 1° maggio 2003 le forze dell'ordine turche hanno catturato un totale di 418.977 immigranti illegali o diretti in Europa ed in maggior parte in Italia e Grecia o stabilitisi in Turchia illegalmente.