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Anarchici scatenati devastano Salonicco

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Banche, alberi e macchine bruciati, negozi saccheggiati. Ottantaquattro arresti

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Il centro della città è stato devastato e solo in tarda serata è tornata la calma. Tutto era iniziato durante la manifestazione di protesta, organizzata dai gruppi sociali, contro la globalizzazione e il vertice Ue svoltosi a Porto Carras. L'iniziativa aveva riunito quasi 50 mila persone provenienti da tutta la Grecia e da altri paesi europei. Il corteo si è snodato per la vie centrali della città passando in segno di protesta davanti al consolato americano. La manifestazione si era svolta pacificamente fino a quando la coda del corteo non ha cominciato a mettere a ferro e fuoco la città. La via Egnatia, in pieno centro, si è trasformata in un campo di battaglia. Gli anarchici hanno lanciato bombe molotov e pietre contro banche, negozi, condomini e uffici pubblici. Con martelli e bastoni hanno rotto numerose vetrine di negozi che poi sono stati saccheggiati. Il bilancio è pesante. Una banca è stata incendiata e ha subito gravi danni. Anche l'ingresso di un palazzo di sei piani è stato dato alle fiamme come pure una ventina di automobili. Bruciati anche molti alberi ai bordi dei marciapiedi. Centinaia di negozi distrutti. Danni giudicati a caldo incalcolabili. La polizia ha risposto con l'uso dei lacrimogeni e appena è riuscita a dividere il gruppo degli anarchici dal resto dei manifestanti è iniziata una battaglia per le vie centrali di Salonicco. Non sono mancati i duelli corpo a corpo tra poliziotti e anarchici. Alla fine le forze dell'ordine sono riuscite ad allontanare gli anarchici dal centro e hanno arrestato ottantaquattro persone fra cui dodici stranieri: americani, inglesi, francesi, tedeschi, canadesi e ciprioti. Il resto del gruppo correndo si è rifugiato nell'area dell'università di Salonicco, contando sul fatto che l'università gode di una sorta di diritto di asilo. Dal cortile della facoltà di Filosofia hanno continuato a lanciare molotov e pietre contro gli agenti che li hanno circondati ma che non sono potuti intervenire all'interno senza il permesso delle autorità accademiche. Secondo le tv greche gli anarchici lasceranno l'area universitaria senza che la polizia intervenga durante il loro allontanamento. Proprio mentre erano in corso gli incidenti, a Salonicco era in visita il primo ministro turco Regip Erdogan, il quale si era recato al consolato turco della città dove si trova la casa natale di Kemal Ataturk, fondatore dello stato moderno turco, non troppo lontano dal luogo dei disordini. Non ha sorpreso la violenza degli scontri. Già negli ultimi giorni siti internet di anarchici ospitavano manifesti dei Black Bloc in cui si minacciava di bruciare Salonicco. Il resto della manifestazione è terminato in modo pacifico e con due grandi concerti sul lungomare della città.

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