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Immunità, Ciampi firma la legge

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Il testo della nuova normativa è stato quindi trasmesso al ministro della Giustizia che deve apporre il «sigillo» per autorizzare la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La legge entra in vigore dalla mezzanotte del giorno della pubblicazione, perché non prevede i 15 giorni di «vacatio». Sinistra e i «girotondini» in questi giorni avevano fatto pressione sul Capo dello Stato affinchè non firmasse la legge, e Cdl e Ulivo su questo una volta tanto si sono trovati d'accordo: sui problemi della giustizia non bisogna «tirare Ciampi per la giacca». Lo ha detto l'ex presidente del Senato Nicola Mancino (Margherita), che non condivide l'azione delle sinistre sul Quirinale. Dello stesso parere il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti. Nicola Mancino agli alleati ha ricordato che la promulgazione di una legge è un «atto dovuto», e nessuno può «pretendere che il Capo dello Stato si trasformi in una super Corte Costituzionale», cioè che dichiari l'eventuale incostituzionalità di una legge, compito che spetta, invece, alla Consulta. È stato proprio Mancino, peraltro, a sollevare in aula al Senato una questione di incostituzionalità della legge. Ma ugualmente ritiene che non sia il Capo dello Stato l'organo competente per decidere la costituzionalità o meno di una legge. Berlusconi però, avverte Mancino, non canti vittoria sostenendo che ora l'Italia è uguale agli altri paesi europei, perchè non è così. Non è mai accaduto, accusa Mancino, che sia stato sospeso un processo sul punto di andare a sentenza per fatti commessi «in epoca anteriore all'assunzione di responsabilità ministeriali». L'opposizione continua a polemizzare con la Cdl per il varo dell'ex lodo Maccanico. È stato stravolto il nostro sistema costituzionale, accusa il responsabile giustizia dei Ds Anna Finocchiaro, perchè la legge approvata è in contrasto con l'abolizione dell'immunità parlamentare decisa nel 1993 e con altre norme costituzionali. Perciò la legge è «un mostro giuridico». A questo punto, chiede il capogruppo del Pdci Marco Rizzo, occorre lanciare subito una battaglia unitaria per un referendum che cancelli questa legge votata «per sospendere il processo contro Berlusconi». La raccolta delle firme per il referendum, secondo il Pdci, deve essere organizzata da un largo fronte che coinvolga soggetti politici di diverse aree, forze sociali e associazioni civili all'insegna dello slogan «la legge è uguale per tutti». La prossima settimana al Senato, intanto, dovrebbe cominciare l'iter delle proposte di legge per il ripristino dell'immunità parlamentare. La maggioranza ha chiesto all'opposizione di dare il proprio contributo per il varo di questa legge. Ma il dialogo sembra impossibile, a parte una certa disponibilità dimostrata soltanto dallo Sdi che ha già presentato una sua proposta «convergente» con quella di Forza Italia. Per Fabrizio Cicchitto, vice-presidente dei deputati di Forza Italia, data la complessità della materia e la ricerca di un vasto consenso è comunque molto difficile che l'immunità possa essere approvata entro il mese di luglio. E. S.

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