TRA CONFINDUSTRIA E CGIL-CISL-UIL

Per la prima volta dopo 15 anni, Confindustria e sindacati si schierano fianco a fianco per sollecitare il rilancio della politica industriale. «Un segnale incoraggiante che agevola il confronto tra governo e parti sociali» fa sapere il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi. Il testo spiega che «la competitività è la questione principale che deve affrontare il governo e solo una crescita più forte e di migliore qualità, unita a robusti incrementi del livello di occupazione, potranno risolvere gran parte dei nodi strutturali e migliorare le condizioni sociali». E comprende sgravi per il Sud, incentivi alle imprese che investono in ricerca e una rilettura del patto di Stabilità. Pur essendo indirizzato al governo, il documento garantisce l'autonomia di sindacati ed imprese e si propone un ulteriore duplice obiettivo. Il primo è costituire un punto di riferimento per le consultazioni sul documento di programmazione economica e sulla Finanziaria 2004. Il secondo è far ripartire il confronto sulle pensioni bloccato dall'impasse. I sindacati sono contrari all'introduzione dei disicentivi e della decontribuzione a favore dei neo-assunti. Anche se ieri il premier Silvio Berlusconi ha ribadito che «si procederà nella direzione della legge delega». L'intesa è stata raggiunta dopo una trattativa durata oltre quattro mesi. An. Pen.