«Basta calvari giudiziari come il mio» La procura di Milano vuole sollevare questione di incostituzionalità
Lo ha affermato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi commentando a Cassandra in Grecia, dove si trova per il vertice del Ppe, l'approvazione definitiva del cosiddetto «ex lodo Maccanico» che sospende i processo alle massime cariche dello Stato, compreso il premier. Berlusconi non ha nascosto la sua soddisfazione. Ed ha affermato che la maggioranza andrà avanti sulla strada della riforma della giustizia per «dare agli italiani la certezza di non poter subire quei calvari che io ho provato in prima persona». «Nessuno, nessuno, nessuno - ha concluso Berlusconi - dovrà poter più essere chiamato ad affrontare questi calvari». E il lodo Maccanico metterà «un limite all'uso di armi improprie che non sono parte della democrazia», e che vengono usate da chi «lavora per screditare l'Italia». Ma sulla sospensione dei processi le polemiche non sono certamente finite. Da Milano le indiscrezioni confermerebbero l'intenzione dei pm del processo Sme di sollevare una questione di incostituzionalità nei confronti della legge che sospenderà il processo contro Berlusconi. La richiesta dovrebbe essere presentata il 25 giugno e gli atti passerebbero quindi alla Corte Costituzionale che si dovrà pronunciare. Queste indiscrezioni hanno provocato dure reazioni nella maggioranza. Per Sergio Cola di An, vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere, sono la conferma che quei magistrati che «a tempo pieno» si occupano di Berlusconi sono già pronti a contrastare una legge approvata dalla maggioranza di governo e non ancora promulgata dal Capo dello Stato. E questa, è la sua conclusione, è la prova che alcuni magistrati «giocano un ruolo politico». I cosiddetti «girotondini» sono intanto mobilitati per invitare i cittadini ad inviare dei messaggi al Capo dello Stato per chiedere di non firmare la legge. I girotondini sono anche sotto accusa alla Camera per l'aggressione a colpi di insulti e sputi subita mercoledì sera in piazza Montecitorio dal presidente della commissione Esteri Gustavo Selva di An. Selva ha ricevuto la solidarietà di molti esponenti sia della Cdl che dell'opposizione. Dopo il lodo Maccanico la Cdl pensa ora ad approvare una legge sull'immunità per tutti i parlamentari. Non la faremo «a colpi di maggioranza», ha annunciato Francesco D'Onofrio dell'Udc. Un commento è arrivato anche da PierSilvio Berlusconi: «È chiaro che giornate come quella di due giorni fa le vivo con un'aria che non saprei definire se non come allucinante». Il figlio del presidente del Consiglio parla così della giornata della deposizione spontanea di Silvio Berlusconi al processo Sme. «Il mio pensiero è di speranza - ha detto - vorrei dire certezza ma dico speranza, che alla fine la giustizia trionfi sempre». Si cerca quindi un accordo con l'opposizione. Un segnale positivo è venuto dallo Sdi. Il socialista Giovanni Crema ha infatti presentato una proposta sull'immunità che di fatto «converge» con il disegno di legge presentato da Forza Italia ed è in linea con i principi fissati dall'Unione Europea. È un importante contributo, ha dichiarato il presidente della commissione affari costituzionali del Senato Andrea Pastore di Forza Italia. E.S.