Sacconi: sulla riforma Biagi accordo largamente condiviso
Il governo intende mettere a punto un provvedimento di attuazione della riforma Biagi sul mercato del lavoro «largamente condiviso». Il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, risponde così alle critiche arrivate da più parti sul decreto di attuazione della legge Biagi (30/2003). Sacconi si è detto estremamente soddisfatto dell'incontro con le parti sociali e ha detto che l'unico punto concreto di «tensione» è quello delle collaborazioni coordinate e continuative. «Siamo apertissimi alla discussione sulle problematiche proposte - dice - io credo si risolvano attraverso la specificazione delle norme esistenti». «Il problema più concretamente impegnativo - ha spiegato - è quello delle co.co.co.. Considero però indecente il modo in cui è stato sollevato il problema da Ichino, che sostiene che significherà la trasformazione di 2,5 milioni di rapporti di collaborazione in rapporti a tempo indeterminato. Questo è pazzesco». Cisl e Uil ritengono che l'impianto del provvedimento sia condivisibile ma che ci siano passaggi da modificare come quello del part time. Per la Cgil, che non ha firmato il patto per l'Italia e non ha condiviso la legge Biagi sul mercato del lavoro, «l'intero decreto - ha spiegato il segretario confederale Giuseppe Casadio - è un obbrobrio». La Cgil ha posto al tavolo il problema dello staff leasing (prestito di personale da parte di agenzie specializzate), utilizzabile secondo il decreto in tutte le nuove iniziative che si aprono nell'obiettivo 1 (il Sud e le aree a maggiore disoccupazione). «È tutta occupazione - ha risposto Sacconi - aggiuntiva e regolata. Se un'azienda decide di aprire una nuova iniziativa potrà usare dipendenti di un'agenzia per il lavoro. È un fatto che favorisce l'avvio di nuove attività». L'impianto del decreto di attuazione della riforma Biagi è condivisibile ma al provvedimento sono necessarie alcune modifiche sul part time, il trasferimento del ramo di azienda e il rinvio alla contrattazione, secondo il segretario confederale della Cisl Raffaele Bonanni che ha guidato la delegazione della Cisl. Il confronto tra parti sociali e Governo riprende martedì 24 e proseguirà mercoledì 25 e giovedì 26. «Lo schema di Decreto legislativo di attuazione della legge 30/03 proposto dal governo rappresenta solo una parziale risposta rispetto alle tematiche illustrate nel Libro bianco sul mercato del lavoro in Italia e alle intese contenute nell'accordo del luglio dello scorso anno, sostiene il responsabile dell'area legislazione e politiche sociali di Legacoop, Bruno Busacca. Per la Legacoop è «indispensabile che il governo dia nuovo impulso al disegno di legge sulla riforma degli incentivi all'occupazione e degli ammortizzatori sociali, accantonando la proposta di modifica dell'art. 18 della legge 300/70 in esso contenuta». Per la Confartigianato «l'esito del referendum sull' art.18 conferma la necessità di un impegno riformista che proceda senza tentennamenti verso lo Statuto dei lavori e la revisione degli ammortizzatori sociali con l'obiettivo di dare piena cittadinanza sociale a tutti i lavoratori».