La valanga dei precari si abbatte sulla Rai
E quel «granaccione» che rischia di esplodere da un momento all'altro mandando a gambe all'aria i conti della Tv di Stato non l'ha potuto di certo risolvere Baldassarre, che, costretto con la forza, nel dicembre scorso ha deciso 15 assunzioni inderogabili. L'annoso problema dei precari Rai pare non più rimandabile. Su 450 giornalisti precari, 170 devono essere assunti in breve tempo perché hanno maturato i diritti (anzianità, utilizzo continuativo, ecc.) e sono 60 coloro che potrebbero far causa già domani, aggiungendosi alle altre 50 cause giornalistiche in corso (globalmente sono 270, compresi programmisti registi e tecnici vari). Il presidente Annunziata ha portato la questione nell'ultimo CdA e proprio oggi il vicedirettore delle Risorse Umane Fiorespino incontrerà il coordinamento dei precari per l'ennesima proposta, che però non convince i giornalisti. «La nuova gestione non c'entra niente ma corre il rischio di pagare politicamente ed economicamente un prezzo altissimo - afferma il portavoce del coordinamento - chi in passato ha abusato del precariato, ha lasciato che il problema diventasse macroscopico e da tempo le assunzioni vengono fatte solo con il contagocce. Nell'assemblea che si terrà a Saxa il 23 giugno decideremo: speriamo di non dover giungere ad una causa collettiva che potrebbe mettere in ginocchio l'azienda». Le testate dove i giornalisti precari sono più numerosi sono quelle del Tg1, del Tg2 e di RaiInternational, mentre nelle 23 sedi regionali, 76 giornalisti precari sono già sul piede di guerra. L'ultima proposta fatta dal capo delle Risorse Umane Comanducci conferma un piano di assorbimento di 50 giornalisti in 4-5 anni, mentre i precari chiedono di dimezzare i tempi e un accordo quadro che garantisca chi resta indietro in modo da scongiurare le cause per i prossimi anni. Il dg Cattaneo si è impegnato con l'Annunziata a studiare il caso a fondo, ma il tempo stringe e i precari più anziani (si parla di 12 anni di precariato sulle spalle con il 40% in meno di stipendio rispetto agli assunti a tempo indeterminato), non vogliono più aspettare. Facendo causa infatti guadagnerebbero tempo e (come è già successo agli assunti dal tribunale) anche dignità professionale. Le ultime sentenze infatti sono andate tutte a buon fine e così se il problema non verrà risolto in fretta, soltanto i magistrati continueranno ad assumere i giornalisti della Rai. E visto che ultimamente i giudici si occupano anche dei palinsesti, non sarebbe nemmeno un fatto strano. Il CdA intanto pensa di convocare Comanducci per un'audizione prevista a settembre. Ieri, a Saxa Rubra, si è consumata un'altra giornata di polemiche. Stavolta al centro della discussione è RaiSport, che ha votato la sfiducia al direttore Paolo Francia con 39 no, 27 sì e una scheda bianca. Il direttore ridimensiona: «In realtà Raisport è reduce da grandi successi. Continuerò confidando nella ricomposizione della profonda spaccatura tra Roma e Milano».