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Casini: federalismo, ma solidale

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«È nel codice genetico del Paese, non può servire per dividere»

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Lo ha sottolineato il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini in occasione della inaugurazione di un busto dedicato a Carlo Cattaneo, ieri nella sala della Lupa a Montecitorio, alla presenza del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e del ministro per le Riforme Umberto Bossi. «Un'occasione - ha detto Casini - per riflettere con serenità e con grande scrupolo istituzionale sulle nostre radici federaliste in un quadro di unità nazionale». Il presidente della Camera ha rilevato fra l'altro che «Cattaneo ci ha indicato che la scelta del federalismo per il nostro paese non è solo una questione di mera ingegneria costituzionale né di occasionale convenienza politica, ma trova nella storia e nella cultura italiana ragioni profonde. Un federalismo cooperativo e solidale, che aggrega e valorizza le diversità in un quadro di valori condivisi, è dunque nel codice genetico del nostro paese». Ha quindi sottolineato che «il federalismo non può costituire motivo di divisione e di lacerazione. Esistono invece le condizioni perché nel costruire risposte legislative nuove, possa emergere un minimo comune denominatore sul quale edificare un disegno organico e coerente, che assegni alle realtà territoriali ruoli e ambiti di azione diversi, ma ne preservi nel contempo la ricchezza e l'unicità del contributo al progresso della società civile». La figura di Cattaneo sotto il profilo storico è stata ricordata dalla professoressa Giuliana Limiti.

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