Approvata la legge sospendi-processi
Dopo il Senato anche la Camera ha detto sì alla discussa norma che ha provocato roventi polemiche tra i due schieramenti. La nuova legge è stata approvata con i voti della Casa delle Libertà. L'Ulivo si è spaccato, come era già avvenuto al Senato. Ds, Pdci, Margherita e Verdi (insieme al Prc), costretti dai girotondi, non hanno partecipato al voto finale, sono usciti dall'aula per protesta e si sono uniti in piazza Montecitorio a centinaia di persone che protestavano. Udeur e Sdi si sono invece astenuti. I sì sono stati 319, 17 i no e 13 le astensioni. Per la Cdl il «lodo Maccanico», come ha sostenuto Sandro Bondi di Forza Italia, non è una legge «ad personam», ma «difende e rinsalda l'autonomia e l'indipendenza di ciascun potere». Perché, ha spiegato, quando c'è il rischio di uno squilibrio dei poteri per uno sconfinamento di certa magistratura, a correre rischi è la democrazia. Gianfranco Anedda di An, nella dichiarazione di voto, ha spiegato che il suo partito sull'immunità ha cambiato opinione ma solo perché è cambiata la magistratura. Per Flavio Tanzilli dell'Udc la legge sull'immunità colma una lacuna e difende il prestigio delle istituzioni e non «la singola persona». L'opposizione ha accusato la Cdl di aver approvato una legge incostituzionale con l'unico scopo di bloccare il processo contro Berlusconi. Così facendo, ha affermato il capogruppo dei Ds Luciano Violante, non vi mettete contro la magistratura ma contro il Paese. Con questa legge, ha affermato il responsabile giustizia dei Ds Anna Finocchiaro, la maggioranza ha messo «un macigno sulla possibile strada della pacificazione nazionale». Ed ha fatto presente che negli altri paesi «non è mai stato fatto nulla del genere». Giuseppe Fanfani della Margherita ha definito la legge «non degna di un paese civile. Fanfani ha presentato un emendamento, tendente ad ottenere un voto segreto pericoloso per la maggioranza (ma è stato dichiarato inammissibile dall'aula), che prevedeva la sospensione oltre che del processo anche delle misure cautelari. Il Pdci non ha partecipato al voto ed il segretario Oliviero Diliberto ha invitato tutta l'opposizione a raccogliere le firme per un referendum abrogativo di queste «nefandezze legislative». Girotondi. Attacchi al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e alla maggioranza, inviti al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a non firmare la legge sono arrivati da un migliaio di girotondini riuniti a Piazza Montecitorio, al grido di «vergogna», «buffone, buffone», «venduti, venduti». «È mille volte più grave della Cirami - ha detto Flores d'Arcais - ci saremmo aspettati un ostruzionismo mille volte più forte: una scelta assurda di cui chiederemo conto». Boccassini. Allarme al palazzo di giustizia di Milano per una busta indirizzata al pm Ilda Boccassini: dentro una polverina bianca e un biglietto sgrammaticato, scritto da una mano incerta, intestato a presunti Nuclei Combattenti.