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Processo sospeso, arriva il lodo Maccanico

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Oggi il voto finale, Udeur e Sdi si smarcano dall'Ulivo. Toni pacati ma adesso tornano i girotondi

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Per quel giorno si terrà la prossima udienza del processo. «Salvo fatti estranei» al processo. Ovvero l'approvazione del lodo Maccanico. Il cui voto definitivo è previsto per oggi. A quel punto a Milano verrebbe tutto sospeso, anche se c'è l'ipotesi, al momento remota a dir il vero, che la Corte Costituzionale blocchi la legge considerandola contro la Carta. Intanto alla Camera si va avanti. Ieri sono state respinte le pregiudiziali proprio di incostituzionalità sollevate dall'Ulivo e da Rifondazione. Ma la novità, anche se in qualche modo annunciata, è arrivata proprio dal voto: Udeur e Sdi si sono astenuti. Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini non ha concesso il voto segreto chiesto dall'opposizione, lo scrutinio è stato quindi palese e sarà così anche oggi per il definitivo varo della legge. Che prevede appunto la sospensione dei processi per le cinque maggiori cariche dello Stato. Per la Casa delle libertà, ha spiegato il deputato di Forza Italia Francesco Nitto Palma, la legge ha un valore generale e garantisce «il corretto svolgimento degli organi costituzionali». L'opposizione invece attacca a testa bassa. Anche se c'è da dire che non sono stati usati toni particolarmente aspri, nè si sono viste scenate in aula come accaduto in altre circostanze. Nel complesso sembra dominare una sorta di richiesta giunta dal Quirinale, proprio per non rendere il clima incandescente. Almeno non oltre quanto già lo è. E così il capogruppo dei Ds Luciano Violante, «certifica che i cittadini non sono tutti uguali davanti alla legge». «Gli affari di Berlusconi non riguardano il parlamento, siamo disponibili a una riflessione che riguardi le giuste garanzie per chi esercita funzioni politiche - ha aggiunto - ma senza privilegi nè discriminazioni rispetto ai cittadini comuni». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il capogruppo della Margherita Pierluigi Castagnetti che giudica «umiliante, particolarmente mortificante che quando il Paese ci chiede di occuparci del cattivo stato dell'economia, il Parlamento si occupi di una legge incostituzionale, che definisce un nuovo status per le cinque principali cariche dello stato e viola il principio di uguaglianza». Giovanni Russo Spena, di Rifondazione, ha accusato Berlusconi di aver approfittato del semestre europeo «per uscire, con questa norma, da un processo che stava per andare a sentenza». Il capogruppo socialista Ugo Intini ha spiegato l'astensione dello Sdi e dell'Udeur con la volontà di rendere meno devastante lo scontro sulla giustizia tra i Poli. «Bisogna trovare un punto di equilibrio», ha detto, «riconoscendo che oggi ci sono delle prevaricazioni della politica sulla magistratura, così come ieri ci sono state quelle della magistratura sulla politica». Ma quanto durerà questo clima dai toni civili e pacati? Forse solo qualche ora, visto che oggi torneranno in piazza l'ala estrema e più dura dell'opposizione: i girotondi.

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