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«Bambini, terreno sicuro per la Rai» Attacco a Marano per scene hard andate in onda ieri pomeriggio

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Il Forum internazionale organizzato dalla Rai e dal Comune di Bologna è stato presentato nel corso di una conferenza stampa, a cui ha partecipato anche il presidente Lucia Annunziata, in videoconferenza da Roma. A Bologna, che nel 2000 è stata Capitale europea della cultura per la comunicazione e l'informazione, si confronteranno esperti allo scopo di creare un decalogo da porre all'attenzione della Commissione europea per incoraggiare una produzione di alta qualità. «In Italia il settore si rivolge a una utenza di 5.100.000 ragazzi tra i 5 e i 13 anni. Sei milioni di famiglie hanno almeno un figlio minorenne» ha ricordato il direttore di Raisat durante il collegamento con il vicesindaco Giovanni Salizzoni e il presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna Claudio Santini, ospitati nella sede di Bologna. «Le nuove tecnologie - ha sottolineato Noferi - consentono l'utilizzo di un maggior coinvolgimento interattivo con famiglie e scuole e si fa sentire l'esigenza dell'edutainment, ossia una formula spettacolare, avvincente ma anche educativa e apportatrice di valori morali». «Nei bambini e nell'infanzia la Rai trova uno dei suoi terreni sicuri dell'unitarietà difficile da trovare in questa azienda - ha detto il presidente della Rai, Lucia Annunziata -. Non si tratta di un discorso formale poiché spesso intorno all'infanzia e alle donne prevalgono i buoni sentimenti ed è facile mettersi d'accordo. Per me non è così». «Da un punto di vista prettamente editoriale e commerciale c'è un enorme sviluppo dell'attenzione sui prodotti dell'infanzia - ha continuato -. In America la letterature per l'infanzia ha rappresentato un grande fenomeno editoriale, che ha fatto da traino al settore. In Italia i bambini sono un grande traino per l'ammodernamento delle famiglie». Intanto, il senatore della Margherita Giuseppe Scalera, componente della commissione di Vigilanza Rai, in una lettera al presidente della Commissione, Claudio Petruccioli, ha chiesto la convocazione del direttore di Raidue, Antonio Marano, poiché, all'interno del serial «Ancora una volta», andato in onda ieri pomeriggio su Raidue, c'erano scene scabrose. «Quali criteri hanno ispirato i palinsesti? E che fine ha fatto il martellante spot con cui il ministro Gasparri propugnava la difesa delle fasce protette?» si chiede.

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