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L'Italia punta sul commercio mediterraneo Roma cerca un ruolo primario nel processo delle riforme economiche in Algeria

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Questo l'obiettivo principale del governo italiano per il vertice dei ministri del commercio Euromed in programma a Palermo il 7 luglio. Il vertice, il primo nel semestre europeo di presidenza italiana che si apre il primo luglio, sarà l'occasione per rilanciare il ruolo dell'Italia come mediatore fra le diverse realtà del Mediterraneo. Ad elencare le priorità è il vice ministro per le Attività produttive con delega al Commercio estero, Adolfo Urso (nella foto), durante il suo incontro ieri con il ministro del commercio estero algerino, Noureddine Boukrouh. Innanzitutto, spiega Urso, «è necessario realizzare una regola comune relativa al trattamento doganale dei beni provenienti da paesi terzi. A Palermo si sancirà l'estensione di questa regola ai paesi del Mediterraneo e si aprirà la strada per una maggiore certezza nella circolazione dei beni». Nello stesso momento, prosegue il vice ministro, «si avvierà una collaborazione doganale per aiutare i paesi Meda ad una rapida messa in opera dell'accordo, con un vantaggio previsto stimabile in un +0,5% sull'occupazione, 1,5% sulla produzione e +0,3% sul commercio». All'ordine del giorno del vertice, anche l'integrazione del fondo Finmed, con uno stanziamento di 36,15 milioni di euro, già disposto dal Cipe, per il finanziamento di operazioni nei paesi del Mediterraneo. A questa risorsa, aggiunge il vice ministro, «sarà affiancato un ulteriore stanziamento di circa 40 milioni di euro provenienti dai fondi rotativi per i paesi in via di sviluppo». Sarà richiesta esplicita del governo italiano la trasformazione della facility già attiva per gli investimenti nell'area euro-mediterranea, con una filiale della Bei a disposizione delle Pmi. Necessaria anche l'integrazione dei sistemi fieristici con la costruzione di un centro di coordinamento per replicare le esperienze positive maturate in Europa. Un ulteriore sforzo sarà rappresentato dall'istituzione, presso l'università di Perugia e di Catania, del primo master per quadri dei paesi Meda. Ieri Urso ha anche annunciato un intervento concreto dell'Italia nell'emergenza determinata dal recente catastrofico terremoto nel Paese nordafricano, con una linea di credito di 60 milioni di euro. Il vice ministro ha detto ad Algeri che l'Italia «intende svolgere un ruolo di primo piano nel processo di riforme economiche avviato in Algeria mediante il coinvolgimento delle nostre imprese nel programma di privatizzazioni, la partecipazione dei gruppi italiani alla realizzazione delle grandi infrastrutture, soprattutto nel settore delle costruzioni, delle risorse idriche, della petrolchimica e della siderurgia ed anche attraverso lo sviluppo delle piccole e medie imprese». L'Italia è il secondo partner commerciale dell'Algeria ed è il primo cliente e il terzo fornitore. Gli scambi commerciali gravitano ancora prioritariamente intorno alle materie prime energetiche (gas e petrolio) ed ai prodotti raffinati, soprattutto per quanto riguarda il nostro import (circa il 95%).

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