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di FABRIZIO DELL'OREFICE TOCCA all'immigrazione.

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E arriva a chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu (Forza Italia). «Appare evidente che un ministro che impiega un anno (ma forse non è ancora finita) per risolvere uno dei problemi più urgenti per il Paese, debba rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità di risolvere il problema» tuona Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord e vicepresidente del Senato e soprattutto uno degli uomini più vicini a Bossi. «Appare incredibile - aggiunge Calderoli - che ci si metta più tempo per emanare i decreti attuativi di una legge rispetto a quello impiegato dal Parlamento per approvare la legge stessa». La legge, infatti, ricorda il vicepresidente del Senato, «è stata approvata il 20 luglio 2002 e dopo un anno abbiamo solo chiacchiere, uno scaricabarile di responsabilità, vertici romani e intanto i clandestini continuano ad entrare addirittura con il benevolo accompagnamento di chi avrebbe dovuto rispedirli a casa loro!». «Mi appare scandaloso poi - continua Calderoli in una nota diffusa stamani - il tentativo da parte del Viminale di scaricare su altri Ministeri le responsabilità dei ritardi». «Forse questa settimana, dopo gli ultimatum della Lega - conclude il vicepresidente del Senato -, finalmente arriveranno i decreti. Mi auguro che negli stessi sia previsto che la nostra Marina militare debba ricostruire e sorvegliare gli inesistenti confini di oggi delle nostre coste e che gli stessi vengano difesi, se necessario, anche con l'uso della forza». Insorgono tutti gli alleati. Stavolta in prima fila c'è anche Forza Italia. Schifani: «Il problema è grave, ma la Lega abbassi i toni. La legge Bossi-Fini è stata voluta da tutta la Cdl». Gli fa eco Vito: «Le accuse al ministro Pisanu sono ingiustificate ed ingiuste» e «la lotta all'immigrazione clandestina è un impegno prioritario del Governo condiviso da tutti». E infine anche il portavoce Bondi sulla stessa lunghezza d'onda. Ma anche An scende in campo: «Pisanu sta facendo benissimo il ministro dell'Interno, anche su un fronte particolarmente impegnativo come la lotta all'immigrazione clandestina: egli ha quindi tutta la stima di An» dice lapidario Landolfi. «Pisanu ha dimostrato grande equilibrio, competenza e senso dello Stato: a lui va la nostra fiducia» aggiunge Nania. «Quando sbarcherà un po' di buon senso tra di noi?», domanda ironico La Russa. Che aggiunge: Da pazzi chiedere le dimissioni di Pisanu». Nessun dubbio anche per l'Udc, visto che per Volontè il ministro sta dimostrando «competenza e senso dello Stato» nella lotta all'immigrazione clandestina, al terrorismo e per aumentare la sicurezza dei cittadini. Dopo il fuoco di fila del resto della Cdl, Calderoli corregge il tiro: «Nessuno mette in dubbio che il ministro Pisanu sia una brava persona, ma se non risolve i problemi...non si può accusare la Lega di alzare i toni». Fino a mercoledì, giorno della verifica, nella Cdl il clima rimarrà caldissimo. Ma in serata interviene lo stesso Bossi. «Venerdì al Consiglio dei ministri leggiamo il decreto attuativo sulla Bossi-Fini e soprattutto vediamo la questione delle regole di ingaggio, così ci rendiamo conto se si tratta di una cosa seria...». Berlusconi chiama Pisanu e gli dice che il bilancio della legge Bossi-Fini è «assolutamente e nettamente positivo.

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