SARÀ la verifica di governo il vero banco di prova della politica economica dei prossimi mesi.

Per il suo sottosegretario, Manlio Contento di Alleanza Nazionale, «la griglia di misure da inserire nel documento di programmazione economico-finanziaria ancora non è stata definita. Per avere un quadro più preciso, occorrerà aspettare gli esiti della verifica di Governo», prevista per mercoledì prossimo. Sul versante fiscale il Dpef confermerà l'indicazione di procedere ad una consistente riduzione del prelievo a carico delle imprese, oltre alla progressiva rimodulazione delle aliquote Irpef. Oltre alla riduzione di un punto di Irpeg si punta a ridurre il prelievo Irap escludendo dalla base imponibile una ulteriore quota del costo del lavoro. Massima attenzione anche alle politiche per il Mezzogiorno su cui il Dpef dedicherà un nutrito capitolo di misure per il sostegno degli investimenti e non è esclusa una riedizione del bonus per l'occupazione. Tutti interventi questi, su cui gli esponenti di Alleanza Nazionale e Ucd hanno gli occhi puntati. In arrivo, poi, la terza tranche di cartolarizzazioni degli immobili pubblici. Sul fronte delle spese, invece, si preannuncia una serie di tagli consistenti nella pubblica amministrazione a cominciare dai ministeri, che potrebbero assistere ad una ulteriore stretta sui bilanci, ma che riguarderanno anche la sanità e gli enti locali stringendo ulteriormente le maglie del patto di stabilità interno. Occhi puntati, quindi, alla verifica di governo che dovrebbe servire per definire in maniera più precisa la griglia degli interventi che comporranno il Dpef. Intanto tutti i settori interessati, imprese, sindacati e associazioni, sono già in fermento per depositare sul tavolo del ministro Tremonti una serie di 'desideratà. Nei giorni scorsi il Cnel ha approvato un documento nel quale chiede di rilanciare la concertazione, superare la politica dei condoni e di adottare misure incisive per il rilancio del mezzogiorno.