Bossi alza il tiro: ora tocca al premier
E se Bossi minaccia di andarsene dal Governo, c'è Marco Pannella che offre la disponibilità dei radicali ad entrarvi. «Ritengo i radicali prontissimi, non solamente pronti - dice Pannella - ad entrare nel Governo, come già nel 1994, quando Berlusconi preferì invece, a Emma Bonino, Irene Pivetti, a me il Senatur e, di già, l'ottimo neocorporativista e colbertiano Giulio Tremonti a qualsiasi possibile autore di riforme economiche, liberali e liberiste». Oggi la Lega di Governo, e la Lega sul territorio si riuniscono a Milano per decidere quale sarà il futuro del Carroccio nel Governo. Con Bossi che spiega: «Oggi ministri e sottosegretari mettono in fila le cose fatte e quelle che non sono decollate, facciamo una lista e cerchiamo di capire cosa frena le riforme. Poi la palla passerà a Berlusconi. Lui valuterà e valuteremo anche noi. Lui è e deve essere il garante del patto che ha portato alla formazione di questo Governo che è nato proprio per fare le riforme. Perchè o la macchina parte ora o non parte mai più». «Perchè le cose devono essere chiare e ci devono dare risposte chiare - prosegue Bossi - Io sono pronto con la Devoluzione al Senato e arriva all' improvviso quello che la svuota con la storia dell' interesse nazionale...Si parla di riforma della Giustizia e poi non si fa un passo avanti. Ci spieghino». Ministro, in questa posizione della Lega c' è anche il malcontento per i risultati del voto di domenica? «No. Io ho distinto fin dal primo momento - risponde Bossi - la parte del voto amministrativo, che ha un suo valore, dal nodo politico di Governo. In Friuli ci hanno fatto un pacco, questo è chiaro, e non è la prima volta che la Lega subisce scherzetti dagli alleati. Vuol, dire che il pacco glielo renderemo...Ma in questo caso sono convinto che Berlusconi non c' entra nulla, lui non ha responsabilità. Sono stati quelli del vecchio sistema che si sono infilati in Forza Italia a creare questa situazione. Fin qui la questione delle amministrative. Che alla fine potrebbe anche non essere così negativa: se è servita a fare chiarezza, se serve a ripartire su basi nuove...» «Ma il grave - aggiunge - sarebbe se qualcuno pensa di fare un pacco politico alla Lega, se pensa di imbalsamare le riforme, di non mantenere i patti». Ha sentito Berlusconi in queste ore? «No, non l' ho ancora sentito - risponde Bossi - Intanto noi oggi mettiamo nero su bianco la nostra lista di cose che devono essere fatte, facciamo le nostre valutazioni. Poi la palla passerà a Berlusconi».