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Parastato, aumento di 128 euro

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Lo ha annunciato il sen. Learco Saporito, sottosegretario per la Funzione Pubblica, a margine di un convegno a Roma sul mercato della comunicazione e nuove professioni. «Poi - ha aggiunto Saporito - la prossima settimana affronteremo il contratto per gli enti locali e, per ultimo, il difficile contratto per la sanità». «Nel frattempo - ha detto ancora il sottosegretario - mi occuperò personalmente presso l'Aran della trattativa per il contratto dei giornalisti». Tra le ipotesi in discussione, «l'unificazione presso l'Inpgi di tutti i contributi, anche quelli che attualmente i giornalisti versano all'Inpdap». La trattativa tra Aran e sindacati per il rinnovo del contratto del parastato è stata aggiornata a oggi, dopo una «no stop» durata l' intera giornata. Nella tarda serata di ieri, quando l'accordo sembrava concluso, sono nate incomprensioni legate non all'aumento (stabilito in circa 128 euro pro capite) ma «alla ripartizione dello stesso beneficio». Se l' accordo non dovesse raggiunto, hanno riferito fonti sindacali, i responsabili di categoria di Cgil, Cisl e Uil potrebbero non firmare il rinnovo, decidendo di far confluire anche il parastato nello sciopero del pubblico impiego indetto per il 27 giugno. Di contratti dei dipendenti pubblici ha parlato anche il ministro Tremonti nel question time ieri alla Camera: per l'università è stata definitivamente sottoscritta l'ipotesi di accordo. Data la complessità della trattativa in atto - ha aggiunto - potremo fornire dati man mano che si sviluppa, ma è in atto». Tremonti ha dichiarato che «nessuna trattativa sarebbe stata possibile prima dell'approvazione della Finanziaria. Nel 2002 - ha detto - sono stati stipulati in data 18 dicembre i seguenti accordi propedeutici alle trattative: il contratto collettivo quadro per la definizione dei contratti 2002-2005 e il contratto collettivo quadro per la ripartizione dei distacchi e i permessi alle organizzazioni sindacali rappresentanti nei comparti per il 2002-2003». Luca Volonté, capogruppo dell'Udc, ha risposto al ministro sottolineando «l'urgenza» degli accordi da concludere «che riguardano 1 milione e mezzo di lavoratori».

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