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Berlusconi in aula il 17 giugno

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Il legale del premier: «Nel capoluogo lombardo c'è la Repubblica della procura»

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Lo ha annuciato uno dei suoli legali , Gaetano Pecorella. Si è arrivati a questa decisione al termine di una giornata che nell'aula della prima sezione penale del Tribunale di Milano è stata a dir poco infuocata, ricca di colpi di scena e scambi di accuse pensantissime, l'ultima del difensore di Berlusconi Nicolò Ghedini che ha detto «Il Tribunale vuol fare politica direttamente da Milano senza passare per libere elezioni» e che nel capoluogo lombardo c'è la «Repubblica della Procura». Era appena cominciata l'udienza quando i legali del premier hanno chiesto di rinviare a tempo indeterminato il processo. Gli impegni istituzionali- hanno spiegato- non rendono possibile la presenza di Silvio Berlusconi in aula fino all'inizio di luglio e presumibilmente sempre all'inizio del mese prossimo finirà la discussione sull'immunità. Tre ore di camera di consiglio e i giudici della prima sezione penale decidono che «l'impedimento non è assoluto per cui il processo Sme va avanti anche senza la presenza del Presidente del Consiglio». Poco prima il pm Ilda Bocassini, sentita la richiesta, si era scaldata non poco: «Il presidente del Cobnsiglio intende sottrarsi al processo- ha detto rivolgendosi ai giudici-.Voi avete la responsabilità di scegliere altre udienze e di far sì che questo processo finisca. La Corte Costituzionale dice che ci deve essere equilibrio tra i poteri e questo deve avvenire anche in quest'aula». «Ritengo assolutamente non più accettabile - ha risposto uno dei legali di Berlusconi, Gaetano Pecorella- che un'aula di giustizia diventi l'occasione per il pm di fare comizi politici. Non mi si venga a dire che a Milano la magistratura non è politicizzata». Morale, a tre ore dal no al legittimo impedimento , arriva la notizia che il capo dell'esecutivo, a seguito dell'ordinanza del Tribunale, avrebbe concordato e ottenuto la modifica del programma della visita a Roma del Presidente di turno dell'Unione Europea Costa Simitis che slitterebbe così alle 13. Per questa ragione, spostati gli impegni, i legali di Berlusconi hanno poi chiesto la revoca dell'ordinanza del mattino. Respinta la revoca ma accordata la presenza del Premier che sarà in aula dalle 9 alle 11 e 30. «Lo farà- ha sottolineato Niccolò Ghedini- di fronte ad un tribunale che ha ritenuto prevalente l'udienza davanti a sè rispetto ad un impegno in Medio Oriente per cercare di risolvere problemi gravissimi con stragi quotidiane. Certo che presentarsi di fronte a un tribunale che vuol far politica alposto del Presidente del Consiglio non è piacevole. Ma del resto la necessità di difendersi richiede questo».

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