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La delibera sul trasferimento di RaiDue nel capoluogo lombardo adesso «non è più in discussione»

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Il presidente Rai fa marcia indietro e avverte di «non avere niente contro RaiDue a Milano». Ma non aveva detto che la Rai doveva restare «unita» e tutta a Roma? Il trasferimento della Rete di Antonio Marano nel capoluogo lombardo ora non le rovina più il sonno, «basta che sia una scelta editoriale ben calibrata e inserita nel piano industriale triennale» (di Cattaneo). E cioè: la delibera del CdA-smart di Baldassarre e Albertoni non è più in discussione visto che è stata approvata, ma bisogna valutare se questo trasferimento sia economicamente valido e non acuisca la crisi d'ascolto di una rete con forti problemi di identità. Un approccio aziendale che il presidente Rai auspica anche per la soluzione della vicenda Santoro. La questione infatti per l'Annunziata «va sottratta alla politica e risolta all'interno della Rai per il bene della Rai; così come - ha sottolineato la presidente - anche per la vicenda Santoro è auspicabile una soluzione squisitamente editoriale». «In mancanza di soluzioni aziendali per queste vicende - ha concluso Annunziata, pensando forse anche alla brutta accoglienza ricevuta domenica all'Auditorium - le tensioni e le polemiche dentro e fuori alla Rai sono destinate ad aumentare». Milano, Rai di Corso Sempione. Prima di salutare la delegazione della Vigilanza guidata dal presidente Petruccioli e dagli onorevoli Caparini e D'Andrea in ispezione a Milano, l'Annunziata parla ai dirigenti del Centro una mezzoretta. Con lei ci sono il direttore della TgR Angela Buttiglione, il direttore delle Relazioni Istituzionali Pierluigi Malesani e il direttore della sede Massimo Ferrario. Si parla di problemi, esigenze e progetti. E quello della nuova sede milanese, pare non proprio prossimo. Se l'ipotesi della Fiera diverrà realtà, (un'altra ipotesi riguarda alcuni stabilimenti di Sesto San Giovanni) il trasferimento non sarà però possibile prima del 2008. Questo perché i lavori di ristrutturazione potranno partire solo nel 2006. Insomma, Cattaneo e Lucy su Milano scommettono ma non hanno poi tutta questa fretta. Intanto però a Milano la fibrillazione cresce e anche un certo malcontento. L'ispezione della Vigilanza è durata circa due ore. «Ma dov'è la sede di RaiDue?», si sono chiesti due commissari in trasferta immaginandosi forse un palazzo intero con l'effige di Marano sulla facciata. «Sono quelle cinque stanze più in là. In tutto si tratta di dieci persone...», è stata la risposta. Ma quelle due ore fitte di domande che non hanno coinvolto il direttore Marano (presente in una delle cinque stanzette) si sono indirizzate su i numeri del Centro, sulle sue potenzialità (dall'85% si passerà al 90% con le nuove produzioni che riguardano anche il nuovo Meteo di Fabio Fazio per RaiTre) e sui problemi di organico della Buttiglione. Il vicepresidente della Vigilanza Davide Caparini ha fatto la sua parte sottolineando che «è stata imboccata la strada di rappresentare il Nord attraverso un contributo ideativo, creativo e di casting». Il parlamentare della Lega nord ha poi spiegato che «dopo 10 anni di impoverimento della sede assisteremo a una netta inversione di tendenza». Caparini ha voluto rassicurare anche la Buttiglione, dicendosi «fiducioso che il prossimo piano industriale prevederà le risorse necessarie per l'assunzione e per la formazione del personale».

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