Colucci (Fi): «In realtà sono aumentate non del 4 ma del 2,59%. Sì al rigore»
Lo afferma il questore anziano della Camera Francesco Colucci, a proposito del progetto di bilancio 2003 illustrato ieri promeriggio all'aula di Montecitorio. «Per quanto riguarda il bilancio preventivo - ha aggiunto - occorre precisare che le decisioni sulla misura della dotazione sono state assunte l'anno scorso e da allora non è intervenuta alcuna variazione». Il questore della Camera si sofferma anche sulle cifre che hanno fatto lievitare i costi sino a quasi il 4% rispetto al'anno scorso. L'esponente di Forza Italia sottolinea che «nel complessivo (al lordo cioè delle partite di giro) delle entrate e, corrispondentemente, delle spese pari a 1.234.805.361, 80 euro, con incremento del 3,98 per cento delle previsioni definitive del bilancio 2002. A tale proposito, ritengo doveroso precisare che questa percentuale di aumento è pari, in cifra assoluta, a poco più di 47 milioni di euro, di cui circa 16,5 milioni di euro, previsti per i fondi di riserva di parte corrente e di parte capitale, pari a circa il 35 per cento dell'incremento e, dunque, depurato da tale valore l'incremento generale della spesa, risulta pari a circa il 2,59 per cento». L'aumento reale, quindi, non sarebbe di quasi quattro punti percentuali, ma di meno del 2,6%. E, dunque, perfettamente in linea con l'aumento dell'inflazione. Colucci ha anche ricordato che «nell'anno 2002 è stato dato particolare rilievo all'investimento strategico nel settore dell'informatizzazione: fra le iniziative realizzate vanno in primo luogo menzionate quelle volte a completare la dotazione informatica dei singoli deputati ed a garantire le migliori condizioni di funzionalità della stessa». Nella sua relazione in aula l'esponente di Forza Italia ha ricordato anche gli investimenti fatti nel corso del 2002 soprattutto per ammodernare il sistema informatico interno ma anche per migliore le sedi delle varie commissioni parlamentari e anche per assegnare ad ogni deputato un ufficio. Spese che tuttavia non subiranno altri aumenti quest'anno ma che potrebbero crescere gli anni prossimi. Infatti si propone in modo particolare di ricercare nuove sedi per le commissioni bicamerali d'inchiesta che per il momento sono tutte a Palazzo San Macuto. Palazzo che oramai non è più in grado di contenere tutti gli uffici e anche la biblioteca della Camera. Per questo si sta valutando l'ipotesi di trovare una nuova sede, probabilmente sempre all'interno degli uffici attualmente a disposizione dell'amministrazione di Montecitorio. F. D. O.