L'11 GIUGNO 2001 IL GIURAMENTO
Il governo Berlusconi al giro di boa dei 2 anni
Proprio l'11 giugno del 2001, infatti, l'esecutivo guidato dal leader della Cdl e composto da esponenti di Fi, An, Lega Nord, Udc, oltre a cinque tecnici, ha giurato al Quirinale, dopo la vittoria elettorale del centro-destra il 13 maggio. A prestare giuramento sono stati 21 ministri, insieme al presidente del Consiglio e al vicepremier. Il giorno successivo hanno poi giurato Maurizio Gasparri e Girolamo Sirchia dopo che il Consiglio dei ministri, nella sua prima riunione, aveva istituito due nuovi ministeri di serie A, quelli delle Comunicazioni e della Salute. L'esecutivo Berlusconi ha ottenuto la fiducia del Senato il 20 giugno con 175 voti a favore, 133 contrari e 5 astenuti su 313 votanti. Il giorno successivo è giunto anche il sì della Camera, con 351 voti favorevoli, 261 no e un astenuto. Rispetto alla composizione originaria, al governo mancano oggi i ministri degli Esteri Renato Ruggiero e dell'Interno Claudio Scajola che si sono dimessi, il primo il 5 gennaio e il secondo il 3 luglio del 2002. Alla Farnesina è rimasto ad interim il presidente del Consiglio fino al 14 novembre del 2002, quando è stato nominato Franco Frattini, che ha lasciato la responsabilità della Funzione Pubblica ad Luigi Mazzella, l'unico nuovo ministro nominato in questi due anni. Al posto di Scajola al Viminale, infatti, è stato nominato nello stesso giorno Giuseppe Pisanu, che era già nel governo con la responsabilità del ministero senza portafoglio per l'Attuazione del Programma. Una competenza poi trasferita al livello tecnico del segretario generale della presidenza del Consiglio.