PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE SCHEDE BIANCHE E NULLE
Lo scarto al primo turno di appena un punto in percentuale a favore del candidato della Casa delle Libertà, Carlo Masci (48,11%), rispetto a Luciano D'Alfonso (47,08%), portabandiera del centrosinistra, conferisce un ampio margine di incertezza all'elezione, in programma oggi e domani a Pescara, per la scelta del nuovo sindaco. Le due coalizioni negli ultimi 14 giorni hanno investito mezzi e risorse finanziarie senza risparmio dando vita a una campagna elettorale quanto mai aspra e combattuta. Ma c'è un partito, quello delle schede bianche e nulle, che in prima battuta avrebbe potuto già determinare l'elezione del nuovo primo cittadino. Su un totale di 84.636 votanti (78,78%) sono state ben 2.906 (3,42%) le schede ritenute non valide: 1.044 le bianche, 1.721 le nulle, 129 i voti annullati e 12 quelli contestati e non assegnati. Si dà il caso che la maggior parte delle schede nulle riguardavano quelle in cui era manifestata in qualche modo la preferenza dell'elettore per Carlo Masci. Un fenomeno che non è sfuggito al presidente Silvio Berlusconi il quale giovedì scorso, mentre a Pescara era in corso una manifestazione con il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, aveva telefonato a Masci per raccomandare agli esponenti locali dei partiti della Casa delle Libertà di vigilare durante lo spoglio per il ballottaggio. Raccomandazione ripetuta venerdì sera durante il comizio che lo stesso premier ha tenuto in città in una piazza straripante di gente che gli si è stretta attorno. Berlusconi ha risposto all'entusiasmo facendo impazzire il servizio d'ordine immergendosi letteralmente tra la folla. Il suo suggerimento di vigilare durante lo spoglio è stato subito accolto. I partiti della Casa delle Libertà hanno istituito agguerrite squadre di rappresentanti di lista. Anche un voto potrebbe essere determinante.