«Risultati lusinghieri per il Pri»

Lo afferma il segretario del Pri, Francesco Nucara, sottosegretario all'Ambiente, che analizza i risultati delle elezioni amministrative. On. Nucara, come valuta per il suo partito il risultato delle amministrative? «Il Pri ha avuto un risultato lusinghiero dove ha avuto la possibilità di presentarsi con le sue liste, ottenendo consensi pari all'1,5% su proiezione nazionale. La ripresa è stata più evidente in Sicilia. I segnali di difficoltà si sono verificati nelle regioni dove il partito ha mantenuto un rapporto tradizionale con la sinistra, come è accaduto a Massa-Carrara». Il risultati del partito a Roma? «Non credo che il voto di Roma sia dovuto a questioni di politica nazionale, ma credo che l'esito della consultazione sia dovuto alla mobilitazione che il centrosinistra ha messo in campo già prima della campagna elettorale. Sul voto della provincia ha pesato anche l'influenza di Veltroni. Ma questo non significa che il centrodestra ha perso le elezioni». Il successo del Pri in Sicilia è dovuto anche alle celebrazioni del centenario di Ugo La Malfa? «Da quando ha lasciato il centrosinistra, il Pri ha ritrovato una certa vitalità in Sicilia. Le celebrazioni hanno sicuramente aiutato il partito nel capoluogo, ma realtà come Trapani, Messina, Agrigento città, dove il partito ha anche raggiunto l'8%, c'era già una base sulla quale lavorare». Come giudicate i rapporti con la Cdl a due anni da dall'accordo con il centrodestra? «Crediamo in alcuni principi comuni con la Cdl e li stiamo portando avanti. Le questioni di politica internazionale ci hanno ulteriormente segnato. Un partito filoatlantico come il nostro non avrebbe potuto tollerare il movimentismo antiamericano, i toni della sinistra. I problemi che vogliamo affrontare sono la collocazione internazione dell'Italia e le sue prospettive di sviluppo economico. Su questi temi ci siamo trovati in condizione di migliore coesione». Con il centrosinistra non ci sarebbe stato più alcun spazio? «Il centrosinistra tende a soffocare gli alleati. Guardate quello che è accaduto a Clemente Mastella. Il leader dell'Udeur, per guadagnare una sua visibilità politica è stato costretto a trovare un'alleanza con Forza Italia. Questo è quello che accade a coloro che non sono organici alla sinistra».