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L'ASSEMBLEA dei giornalisti del Corriere della Sera ha proclamato una giornata di sciopero.

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«Uno sciopero - ha spiegato al termine dell'assemblea Raffaele Fiengo, uno dei componenti del Cdr - deciso contro i metodi attraverso i quali si è giunti a un cambio di direzione e non contro il direttore uscente nè contro il direttore designato». Il Comitato di redazione (l'organo di sindacato interno) del Corriere aveva avuto un primo incontro informale con Stefano Folli, designato alla successione di Ferruccio De Bortoli alla direzione del quotidiano. E l'incontro è stato al centro dell'assemblea dei giornalisti di via Solferino. Assemblea durante la quale il Cdr ha esposto ai colleghi il percorso da seguire in questi giorni, oltre ai contenuti dell'incontro avuto due giorni fa con i vertici di Rcs MediaGroup. Tra gli appuntamenti previsti a breve, un nuovo incontro del Cdr con i vertici aziendali e molto probabilmente ancora con lo stesso Folli. La redazione invece vedrà martedì prossimo Ferruccio De Bortoli, il quale saluterà i colleghi prima di lasciare la direzione del principale quotidiano nazionale. Intanto, la Federazione nazionale della stampa ha proclamato una giornata di sciopero generale, il 6 giugno, per la vicenda del Corriere. A confermare la posizione è il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi. Sarà il primo dei tre giorni di astensione al lavoro programmato dalla Fnsi dopo la vertenza Rai.

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