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Ragionieri e commercialisti: «Va bene l'albo unico subito»

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Così si sono espressi durante una audizione in commissione Giustizia alla Camera i rappresentanti del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e di quello dei ragionieri. È venuta meno, nei fatti, l'unica vera differenza tra i due albi professionali - spiegano i rappresentanti dei due albi - legata al percorso di formazione seguito, laurea per gli uni, diploma per gli altri. Per tener conto delle lauree brevi, la legge 173/2000 prevede già che possano essere iscritti ai due albi solo chi ha una laurea triennale o quadriennale dopo un tirocinio di tre anni. I rappresentanti dei due albi professionali chiedono poi che alcune attività siano riservate per legge a chi sarà iscritto, una volta entrata in vigore la modifica proposta, all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Tra queste, la revisione e la formulazione di giudizi in merito ai bilanci di imprese ed enti pubblici e privati, le perizie e consulenze tecniche e le valutazioni d'azienda, l'assistenza e la rappresentanza nel contenzioso tributario, l'incarico di curatore, commissario giudiziale e liquidatore.

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