Il lodo Maccanico prende il via al Senato
L'opposizione si prepara a dare ancora battaglia. Questa volta persino su una proposta che inizialmete era stata avanzata da un suo esponente. Ma cosa è successo? La Casa delle libertà presenta il testo del lodo Maccanico, sotto forma di emendamento alla legge Boato sull'immunità, già all'esame del Senato. E a cosa servitrà? Vieterà ai giudici di sottoporre a processi penali per qualsiasi reato, anche precedenti all'assunzione della carica, i presidenti del Consiglio, della Repubblica, del Senato, della Camera e della Corte costituzionale. Lo stop ai processi non riguarderà però i coimputati di queste alte cariche dello stato, come Cesare Previti nel processo Sme. Nè bloccherà le indagini, come avrebbe chiesto Ciampi paventando rischi di incostituzionalità, anche se il capogruppo di Forza Italia Renato Schifani nega qualsiasi l'intervento del Quirinale. Il provvedimento, dopo l'esame delle commissioni, arriverà in aula a Palazzo Madama martedì prossimo, e già si annuncia uno scontro muro contro muro. E non c'è dubbio che ad influire sull'intero dibattito c'è anche il fatto che il periodo elettorale non è finito. Anzi, dopo la vittoria a Roma di domenica il centrosinistra si sente più forte e spera di sfruttare l'intera vicenda in vista dei ballottaggi che si terranno tra dieci giorni. Non c'è dunque nessuna possibilità di dialogo con l'opposizione che giudica «inaccettabile» una legge fatta solo per salvare il premier dai suoi processi. «Credo», dice il presidente dei senatori ds Gavino Angius, «che sia il sospetto di 57 milioni di persone». L'Ulivo sarebbe stato disponibile a discuterne solo a patto di affrontare il tema dell'immunità per le alte cariche con una riforma costituzionale. Ma il leader della Margherita Francesco Rutelli è andato a chiedere ieri al ministro per i Rapporti con il parlamento Carlo Giovanardi se fosse possibile percorrere questa strada. «La risposta, leale e schietta che ho ricevuto è stata in senso negativo», ha spiegato Rutelli affermando quindi che non c'è quindi nessuna possibilità per l'opposizione di discutere il merito della legge. «Ha ragione l'onorevole Rutelli a definire leali e schiette le considerazioni che ho avuto modo di esporgli questa mattina sul lodo Maccanico - replica Giovanardi -. Ho infatti sottolineato all'onorevole Rutelli che dopo una lunga riflessione il lodo è stato presentato dalla maggioranza con le caratteristiche essenziali a suo tempo indicate dall'onorevole Maccanico, cioè sospensione dei processi e soltanto per le cinque Alte cariche dello Stato». «Le convergenze sul merito, ho aggiunto all'onorevole Rutelli, fermo restando un dissenso sul metodo da seguire, legge ordinaria o legge costituzionale, mi sembravano tali da legittimare l'opposizione a marcare un dissenso ma non a organizzare l'ennesima crociata contro Governo e maggioranza. Purtroppo -conclude Giovanardi- dalle prime dichiarazioni dell'opposizione vedo che questo appello non è stato raccolto». «La maggioranza compie una forzatura inaccettabile proponendo la via ordinaria, addirittura con un emendamento alla legge sull'immunità». «Il Senato, che non è riuscito ad approvare l'indultino chiesto da Papa, sta per approvare l'indultone chiesto da Berlusconi», protesta Willer Bordon.