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«Ciampi ha evitato lacerazioni nel Paese» Il Capo dello Stato chiede una maggiore attenzione per la famiglia e più impegno alle amministrazioni

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Alla vigilia della festa della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi è tornato a difendere con forza la Carta costitutiva nazionale, ribadendo la sua piena attualità sia tra le forze politiche che nel Paese. Al suo fianco il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha ribadito i meriti al Capo dello Stato che in questi momenti difficili ha evitato la lacerazione dello Stato. Avvertendo che «le esasperazioni rischiano di minare il tessuto nazionale». Parole che l'opposizione ha letto come una presa di distanza dai toni usati da Silvio Berlusconi. A fianco della Costituzione il Capo dello Stato ha ribadito anche la centralità della famiglia che andrà quindi tutelata e sostenuta con iniziative e interventi di sostegno. Lo spunto per ribadire la validità della Costituzione è venuto dalla cerimonia per la consegna delle nuove croci ai cavalieri della Repubblica. «Oggi al Quirinale - ha spiegato Ciampi - c'è la società civile, stretta attorno alle sue istituzioni e alla sua Carta che sente viva e attuale». Ma per Ciampi è anche importante ricordare che «in ogni campo gli italiani sono in grado di eccellere e devono quindi essere messi in condizione di farlo». L'Italia infatti, «è una nazione dal nerbo forte, che ha valori antichi, sa progettare a lunga scadenza, vuole continuare ad avere il posto che merita nella comunità internazionale e non dispera di fronte alle incertezze e alle difficoltà». Caposaldo della società deve però essere la famiglia, che il Presidente della Repubblica ha descritto come il perno della vita civile. «È il fondamento della nostra società ed è per questo che ci sia nei suoi confronti una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche, oltre a una politica attiva per i nuclei familiari, per la casa, per i piccoli Comuni che restano la vera ricchezza e la peculiarità della nostra Patria» Per Ciampi è infatti compito delle istituzioni «dare serenità e coraggio alle famiglie, spingerle a crescere, ridurre i timori sul mantenimento degli standard di benessere conquistati in questi decenni». Le parole del Capo dello Stato sono state condivise dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta che ha aggiunto anche un nuovo richiamo a evitare esasperate contrapposizioni tra le parti. Parole in cui l'opposizione ha letto anche una presa di distanza di Letta dai toni con cui Silvio Berlusconi ha affrontato lo scontro sulla giustizia. «Divisioni e contrapposizioni esasperate - ha spiegato Letta - rischiano di lambire se non lacerare lo stesso tessuto nazionale» e proprio per questo l'opera del Capo dello Stato e particolarmente meritoria. «Sta scrivendo la nuova storia della Repubblica italiana, opera tanto più saggia e lungimirante in un momento difficile caratterizzato da contrapposizioni esasperate». Secondo il diessino Gavino Angius «Letta si rivolgeva direttamente al presidente del Consiglio». Lettura respinta da Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia. «Al massimo si riferiva alle fibrillazioni interne alla maggioranza». Ancora più netto il ministro degli esteri Franco Frattini. «Inimmaginabili affermazioni in contrasto con il Presidente del Consiglio». Nessuna interpretazione ma piena condivisione alle parole di Letta da parte di Marco Follini, segretario Udc. «Mi riconosco totalmente, come sempre e anche di più».

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