Il centrodestra cresce ancora in Sicilia
Ma potrebbe perdere un Comune, quello di Ragusa, dove il centrosinistra potrebbe non avere bisogno del ballottaggio. Delle otto province in cui si votava in questa tornata, cinque erano in mano al centrodestra e tre al centrosinistra. Per il momento il primo tempo finisce 4 a 1 per la Cdl con tre province che vanno al secondo turno (Trapani, Caltanissetta e Siracusa). Si tratta in pratica di tutte riconferme o quasi, tranne Siracusa e Caltanissetta, dove il centrodestra portebbe strappare due province al centrosinistra. Bisognerà attendere invece oggi per sapere se è rinato il grande centro, se cioè l'Udc è diventato il primo partito sull'isola a discapito di Forza Italia. Palermo. Vittoria in grande stile per l'uscente Francesco Musotto (Cdl). Il suo consenso ha toccato il 60% (59.7 per la precisione a metà scrutinio). Lui, il presidnete riconfermato, si limita a dire: «Nessuna sorpresa». Staccatissimo lo sfidante, Luigi Cocilovo (Ulivo), proveniente dalle fila della Cisl. Non è andato oltre il 37.2% Agrigento. Non cambia la musica. Riconferma in vista per l'uscente Vincenzo Fontana, forzista sostenuto della Cdl (56.9%). Staccatissimo anche qui Luigi Biritteri, dell'Ulivo, che nonostante l'ostentato ottimismo non è riuscito a raggiungere il 40%. Caltanissetta. È ballottaggio. In vantaggio c'è l'uscente, l'ulivista Filippo Collura della Margherita, a 47.9%. È rincorso da Massimo Dell'Utri della Cdl (ma non ha alcuna parentela con il più noto Marcello) con il 45.1%. Catania. Ancora più larga, rispetto a Palermo ed Agrigento, la vittoria dell'europarlamentare dell'Udc Raffale Lombardo (centrodestra e Udeur, 64.6%) contro il diessino Claudio Fava (centrosinistra 31.6%). Al punto che Lombardo confessa: «Fava è il mio idolo, finchè c'è lui continuerà a stravincere la Casa delle Libertà». Enna. Resta il centrosinistra al governo. Cataldo Salerno sfiora il 60%, Ugo Grimaldi non raggiunge il 40. Messina. Altra riconferma di coalizione. Governava la Casa delle Libertà, governerà la Cdl. il sindaco forzista Salvatore Leonardi, ora candidato alla Provincia, ha sfiorato i due terzi del consenso. Al rifondarolo sostenuto dal centrosinistra Francesco Martino è andato il 32% dei voti. Siracusa. Sfiorato il «ribaltone»: dall'Ulivo al centrodestra. Vincenzo Vinciullo della Cdl si è bloccato al 49.9% e dovrà attendere il ballottaggio per strappare la poltrona a Bruno Marziano (47.7%). Trapani. Giulia Adamo (Forza Italia e centro) si è fermata al 48.6%. Al secondo turno se la vedrà con Baldo Gucciardi (Ulivo), distanziato di 15 punti. È però da ricordare che la Cdl si è presentata divisa. Ai voti della Adamo potrebbero sommarsi quelli del candidato di An Giuseppe Bongiorno che è andato oltre il 18%. I Comuni. A Ragusa, Antonio Solarino (Ulivo) ha toccato la vittoria con un dito ma si è bloccato a mezzo punto: 49.5% il consenso. Comunque in vantaggio sul sindaco uscente della Cdl Domenico Arezzo (45.5%). A Messina invece lo spoglio inzierà dopo le provinciali, quindi probabilmente i risultati saranno noti nel pomeriggio. Il sorpasso. Un dato certo, anche se per ora si riferisce a cifre parziali, contraddistingue queste elezioni amministrative siciliane: l'Udc (Ccd, Cdu, Biancofiore e Democrazia Europea), aumenta i propri consensi e tenta di scavalcare l'alleato, Forza Italia. Dati parziali indicano in tutte le province un testa a testa. tra i due partiti. A Catania l'Udc è al 19,4 superando An 17,3 e Fi 16,3 (dati ancora parziali). Alle regionali del 2001 Forza Italia ottenne il 25,14 per cento, il Ccd, l'8,94, il Cdu l'8,60, il Biancofiore il 2,18, Democrazia europea 4,55.