STUDIO SVIMEZ
Sale il livello dell'occupazione Non a Rieti e in altre 8 province
Fanno eccezione solo nove province che hanno fatto registrare un calo: Vercelli, con 800 occupati in meno pari a -1,1%; Asti, 700 unità in meno pari a -0,8%; Padova, 6100 unità in meno pari a - 1,8%; Gorizia, 1600 unità in meno pari a -2,8%; Ascoli Piceno, 1300 unità in meno pari a -0,9%; Rieti, 2700 unità in meno pari a -5%; Salerno, 4900 unità in meno paria a - 1,5%; Matera, 300 unità in meno pari a -0,4%; Caltanissetta, 3600 unità in meno pari a - 4,8%. È quanto rileva uno studio Svimez di prossima pubblicazione, che fotografa l'andamento del mercato del lavoro nelle 103 province italiane tra il 1999 e il 2002. Secondo i dati Svimez, dunque, tra il '99 e il 2002 in ben 94 province su 103 vi è stata crescita di posti di lavoro. Nelle prime sette posizioni delle province che hanno registrato i maggiori incrementi troviamo: Catanzaro, 19,3% pari a 18mila 500 nuovi occupati in più; Belluno, 16,2% pari a 14mila 400 nuovi occupati; Frosinone, 15,1% pari a 22mila 600 nuovi occupati; Avellino, 14% pari a 18mila 400 nuovi occupati; Enna, 13,3% pari a 5mila 300 nuovi occupati; L'aquila, 13,1% pari a 12mila 700 nuovi occupati; Verbania, 12,8% pari a 8mila 200 nuovi occupati; Latina, 11,8% pari a 20mila 600 nuovi occupati; Reggio Emilia, 11,7% pari a 23mila 500 nuovi occupati. Lo Svimez fa notare che «per L'Aquila, Catanzaro ed Enna le buone performances sono derivate dagli aumenti del settore dei servizi, mentre ad Avellino si è avuto anche un sensibile aumento nel settore industriale». In 91 province su 103, invece, rileva ancora lo Svimez, si è registrata una diminuzione del tasso di disoccupazione. In termini percentuali i cali più vistosi si sono verificati, sia al sud che al Nord, in province già caratterizzate da livelli bassi di disoccupazione rispetto alla media della ripartizione territoriale di appartenenza. È il caso di Teramo (-58,6%) e Pescara (-47,8%) al sud e Imperia (-58,2%) e Arezzo (-50,9%) al Centro Nord. Tali province in tre anni hanno dimezzato il numero dei disoccupati. Per contro, forti aumenti di disoccupati si sono registrati ad Agrigento (+38,6%) e a Crotone (+ 27,6%), dove il tasso di disoccupazione è passato rispettivamente dal 17,4% del'99 al 22,4% del 2002 e dal 17,5% del'99 al 20,3% del 2002. Ma anche a Isernia, Salerno, Cagliari, Latina e Treviso sono aumentati i disoccupati.