Fnsi, al vertice solidarietà a metà
Solo 11 associazioni col segretario: mancano Lazio e Lombardia
La legittimità del sistema di consultazione della Giunta del sindacato dei giornalisti nella proclamazione di tre giorni di sciopero, che è stato messo in discussione dalle minoranze, sta spaccando il sindacato come una mela. A Serventi Longhi infatti è giunta «piena solidarietà» solo da undici associazioni di categoria. E precisamente da quelle di Val d'Aosta, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Sicilia. Ma mancano all'appello le due numericamente più consistenti: Lazio e Lombardia, oltre a quelle che non hanno aderito all'appello Le undici schierate con il segretario della Fnsi sostengono che «è sorprendente rilevare - si legge nella nota - che ci sono colleghi che strumentalizzano i chiari significati di decisioni approvate a larghissima maggioranza e stravolgono la verità dei fatti. All'indomani della riunione di giunta della Fnsi, infatti, alcuni esponenti della minoranza hanno tentato di mettere in discussione quanto era stato deciso dalla Giunta, contestando un percorso assolutamente democratico che aveva visto approvare con una maggioranza indiscutibile (12 sì, un astenuto e 3 soli voti contrari) il testo del comunicato diffuso dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana». «Un percorso - prosegue la nota - che il Segretario generale Paolo Serventi Longhi aveva preannunciato nella riunione di Giunta, nel corso della quale, dopo avere ritirato una prima proposta di sciopero generale immediato, aveva accolto l'ipotesi prevalente di un pacchetto di giornate da collegare ad iniziative diffuse sul territorio. Per altro, sempre nell'ambito della riunione di Giunta di lunedì 19 maggio, nessuno aveva contestato il percorso proposto dal segretario di una consultazione telefonica dei componenti di Giunta per l'approvazione del comunicato da diffondere». «Evidentemente ai colleghi, che oggi polemizzano per quanto è avvenuto - prosegue il testo diffuso dalle Associazioni della Stampa - le parole del Segretario sono sfuggite. Niente di male, ma prima di lanciare accuse immotivate o disegnare fantasiosi scenari di scarsa democrazia, arrivando persino a chiedere le dimissioni di Serventi Longhi, dovrebbero recuperare i momenti di distrazione, evitando di proporre una cronaca poco attinente ai fatti. Il contenuto del comunicato diramato dalla Fnsi è la corretta sintesi di quanto è stato discusso nelle due lunghe riunioni di una Giunta giustamente preoccupata per il difficile clima nel quale si trovano ad operare oggi i giornalisti italiani». Infine solidarietà al segretario «oggetto di immotivati attacchi strumentali, privi di fondamento e ribadiscono la loro totale fiducia nel suo operato».